Ambiente

Future Glass: se la bottiglia diventa arte

di Angelo Vitale -


La raccolta differenziata di ogni bottiglia di vetro ai fini del suo riutilizzo in Italia va benissimo e aumenta ogni anno. Nel 2022, per la quarta volta consecutiva, avevamo superato con l’80,8% l’obiettivo Ue del 2030 (75%), crescendo del 4,2% sul 2021. Anche se – lo rileva una ricerca del Consorzio per il recupero del vetro – gli italiani non hanno una piena conoscenza di come funziona la raccolta. Il 50% commette errori nel conferimento del vetro aggiungendovi anche cristalli, lenti e lampadine: è il wishcycling, la tendenza a sperare che un rifiuto sia riciclabile anche se non lo è.

Una “strada” tutta sua, in questo riutilizzo, l’ha trovata l’artista Greg Palumbo, nella convinzione che “il mondo non si prepari alla fine del mondo”, come auspicava Luis Sepùlveda. Nel suo laboratorio entrano bottiglie vuote o piene di bevande, alcolici o superalcolici, per uscirne completamente ridisegnate. Alla fine, diventano opere d’arte, uniche e certificate perché improntate “alle più disparate forme pop, street, underground and luxury, con linee guida ispirate a Marcel Duchamp”, racconta. Un’idea di conservazione “ma proiettata nel futuro, dove non si produrranno più rifiuti se si vuole un pianeta pulito”.

E’ la collezione Future Glass, per affermare che “oltre il gesto di ‘buttar via’, esiste un’altra strada, un modo colto e intelligente di trattare il nostro pianeta. Il futuro ci guarda, ci attende, aspetta le nostre prossime mosse false e i nostri errori. Quelli che fino ad oggi ci hanno portati ad essere l’unico essere vivente sul pianeta che distrugge tutto, anche la propria casa”.

Future Glass è questo: “un piccolo segnale di “stop”, per darci la possibilità di fermarci a pensare cosa può diventare una bottiglia di vetro altrimenti buttata, gettata via, dimenticata e umiliata”.

Palumbo, napoletano con origini calabresi da una famiglia ove l’ispirazione e la creatività lo hanno segnato fin dalla sua adolescenza – il padre, negli anni 60 frequentatore della Libera Università di Berlino ove l’irrequietudine del sociale sposava la generazione di fermenti che ne hanno fatto la storia, la madre per decenni impegnata nell’elaborazione di oggetti di stile – , casertano di adozione, spazia nei suoi interessi artistici dal design alla musica elettronica. E fin dai primi anni 2000 ha progettato e realizzato lavori nel mondo del fashion con una linea di borse ed accessori, ma anche in quello degli interni e dei clubs destinati all’aggregazione e indirizzati alla ricerca di una nuova socialità all’insegna del gusto della buona tavola.

Da qui, ormai 5 anni fa, il via della prima ideazione di Future Glass, per collezioni che di anno in anno hanno trovato nuova linfa creativa e che nei locali pubblici ove il suo protagonismo artistico trova spazio, rinnovano il loro messaggio ambientale. I suoi materiali e le sue tecniche – acrilici, resine bicomponenti da lui ideate, vernici, incisioni e non solo – per rendere esclusiva e originale ogni singola bottiglia che gli capita tra le mani.


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