Hot parade
Sale: Frans Timmermans. “Ha stato la destra”. Guarda un po’ chi si rivede, anzi si risente. Frans Timmermans non ci sta. Non dribbla le accuse sul Green-gate ma replica a muso duro: “Non si sono prove. Dobbiamo essere chiari: questo è un attacco alla società civile che non piace alla destra”. Perché, ha spiegato l’olandese vietante, l’Europa ha bisogno della sua energia, gli Usa mettono i dazi, i trumpiani non mangiano i bambini ma di sicuro non gli vogliono granché bene, Musk è un tecnocrate pazzo e solo dando soldi (pubblici) alle associazioni degli amichi verdi si può evitare che gli agricoltori facciano quello che l’Ue non vuole. Alé.
Stabile: Roberto Vannacci. Resto con un piede fuori, il mio movimento civico rimarrà tale, ma Salvini sa che sono un uomo di parola perché a me gli elettori mi vogliono bene. E a lui – ma questo lo aggiungiamo noi – iniziano a non volergliene più di tanto. Un’intervista, rilasciata a La Verità, che dice tutto e ribadisce il suo contrario, tenendo per fermo la volontà di mantener fede agli impegni senza però rinunciare a cogliere l’occasione laddove si presentasse. In pratica il Generale fissa i paletti, poi li spariglia, quindi li ricompone. Una volta, come dicono quelli che ne capiscono di marina borbonica. si diceva: fare ammuina. Ma pare sia una mezza fake. Olé.
Scende: Bianca Censori. Attacco al cuore del sistema: Bianca Censori spogliandosi mette a nudo l’ipocrisia dei Grammy, di Hollywood e di tutto quel caravanserraglio falso progressista ma molto borghese e bovarista. Con il suo Kanye, s’è fatta fotografare e filmare praticamente senza veli prima che entrambi fossero cacciati. Che tempi, signora mia.
*di Simone Donati
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