Politica

Foti ha giurato nella mani di Mattarella come ministro. A lui tutte le deleghe di Fitto

di Giuseppe Ariola -


E’ Tommaso Foti a prendere il posto da ministro lasciato vacante da Raffaele Fitto dopo la nomina a vicepresidente esecutivo della Commissione Europea. Foti ha giurato al Quirinale ed ha assunto tutte le deleghe già detenute da Raffaele Fitto, come da decreto di nomina firmato dal Presidente della Repubblica su proposta della premier Giorgia Meloni.

Come era nell’aria, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha deciso quindi di accelerare sulla pratica rispetto a quanto inizialmente ipotizzato, ovvero a una sostituzione dell’ex ministro del Pnrr solamente a gennaio. Nel periodo di vacatio le deleghe di Fitto sarebbero state assunte dalla stessa premier, si vociferava. Evidentemente, il confronto con il Presidente della Repubblica in occasione di un pranzo riservato svoltosi la scorsa settimana, ha portato a una scelta differente. Alcuni segnali in tal senso ci erano, in realtà, già stati e la designazione più o meno imminente di un nuovo ministro ha preso sempre maggiore quota negli ultimi giorni, anche per la necessità di assegnare in tempi rapidi la poltrona agli Affari europei. Archiviato il nome di Elisabetta Belloni, segretario generale del Dis, già lo scorso venerdì, con la diplomatica è stato messo evidentemente da parte anche l’iniziale progetto di spacchettare le deleghe di Fitto per affidare quella al Pnrr al sottosegretario di Stato Alfredo Mantovano.

Con la scelta di promuovere Tommaso Foti trova conferma anche la decisione di mantenere inalterati i pesi tra i partiti all’interno del Consiglio dei ministri. Il posto lasciato da Fitto era in quota Fratelli d’Italia e la sostituzione risulta, quindi, essere alla pari essendo stato fatto ministro un esponente dello stesso partito, nonostante le rivendicazioni di Forza Italia e i tentativi di Noi Moderati di avere una rappresentanza al governo.


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