Forza Italia-Lega ogni scusa è buona per lo scontro anche il Codice della strada
Ancora tensioni tra due dei tre partiti al governo, ora tra Lega e Forza Italia c’è anche il Codice della strada
Maretta tra Forza Italia e Lega? Scaramucce di cui gli unici a potersi beare sono quelli dell’opposizione, sempre che di opposizione ancora si possa parlare dato che la Schlein, a seconda del vento (non sappiamo se scirocco o maestrale) prima va d’accordo con Renzi e poi con Conte in quel famigerato e osannato campo largo che da potenziale prateria è diventato orticello sul balcone. Lo stesso Conte con cui oggi, però, il vento sembra si sia placato in direzione di un no definitivo da parte del volto dei 5 Stelle. Ma ora il motivo di discussione da parte dei forzisti, almeno apparentemente, è quello del codice della strada, storica battaglia del leader della Lega Matteo Salvini, che da quando è al Mit ha voluto introdurre norme stringenti ed è a un passo dalla realizzazione di un progetto concreto e utile per i cittadini. Progetto che vedeva la sua attuazione entro poche settimane, giusto il tempo che il Senato ratificasse quanto già licenziato da Montecitorio a fine marzo. Ma cosa c’è che non va per Forza Italia? E, soprattutto, da quando si sono interessati all’argomento?
Del resto, non sono mesi e mesi che il vicepremier porta avanti questi argomenti con il consenso anche di Forza Italia che ha votato il medesimo provvedimento in Parlamento? Problemi di memoria o prurito a orologeria? Siamo sicuri, quindi, che non sia solo una questione di numeri? Ci sono manovre che hanno più il sapore dell’avvertimento piuttosto che della concretezza e chiedere, per esempio, di rivedere l’obbligo di casco per tutti i passeggeri dei monopattini non solo ci sembra assurdo, ma anche poco sostanziale, visto che già di per sé i monopattini sono un pericolo, figuriamoci se non ci fosse la limitazione in questione. Il punto cruciale però è che se si lavorasse sui cambiamenti richiesti (e sono molteplici), il nuovo codice dovrebbe ricominciare l’iter giudiziario tornando alla Camera.
Quindi vi invitiamo a riflettere e ci chiediamo: è solo un modo per far vedere che, se c’è la volontà, Forza Italia può essere un ostacolo? Perché ci sono già lo ius scholae e l’autonomia su cui gli orfani di Berlusconi stanno insistendo, in totale dissonanza con l’attuale linea di governo, nonché programma che andrebbe seguito dato che a inizio mandato è stato consensualmente sottoscritto. È vero che non tutte le idee in una maggioranza devono coincidere, ma sarebbe meglio se i punti di disaccordo venissero risolti tra i corridoi di palazzo e non tra una conferenza stampa e l’altra. Questo ci fornisce un dato da non sottovalutare: l’accoppiata Salvini-Meloni si conferma la più stabile, all’interno di un threesome politico in cui, forse, l’amante di turno potrebbe essere respinta al mittente. In fondo, si sa, ai conservatori le cose piace farle in due.
Torna alle notizie in home