Cultura & Spettacolo

For Life: radice della bellezza

di Nicola Santini -


ECO ART – FOR LIFE: Radice della bellezza

Un albero maestoso, vivo ma sospeso nel vuoto: è una struttura cubica, divisa in 21 parti, ognuna delle quali pronta ad accogliere gli scarti delle aziende che, partecipando all’opera la plasmano e, giorno dopo giorno ne forniscono materia e colore.
Intorno le persone, i visitatori, che dell’opera fruiscono, non solo dall’esterno, ma entrandoci fisicamente, per testare un modo nuovo di fare arte, inclusivo, certo, ma anche esperenziale e soprattutto ecologico.
Questa è ForLife: l’opera di Luca Gnizio in mostra a Brescia, capitale della Cultura 2023. Un’esperienza unica, che trascende il concetto di bellezza, e lo riscrive con una simbologia che non ammette ripensamenti: gli scarti sono la nuova materia prima. E il tessuto economico di un territorio, ne fornisce a dismisura.
In mezzo l’albero della la vita, che di quel tessuto si nutre e prospera.
Con un gesto artistico che è più del semplice riuso, viene offerto alle aziende – e ai rifiuti che inevitabilmente producono – il riscatto della bellezza.
Ogni azienda si prodigherà con la propria testimonianza personale di riciclo e proprio questa ecosinergia diventerà la linfa per mantenere vivo l’albero.

L’opera di Luca Gnizio creata per la Camera di Commercio di Brescia per la fiera FUTURA BRESCIA 2023 è la prima opera d’arte ecologica e inclusiva mai realizzata per una fiera.
Nel dettaglio, si presenta come un enorme cubo di 6x6x6 metri in carpenteria metallica con delle reti che diventano contenitori/espositori di materiali recuperati. Il tutto è sovrastato da un enorme albero, ovviamente vivo, le cui radici fluttuano nel vuoto e possono essere viste da vicino dai visitatori: la struttura infatti è accessibile da quattro ingressi, e può ospitare allestimenti anche particolari. La sera l’opera si illumina, rendendo l’effetto d’insieme ancora più spettacolare, grazie all‘energia accumulata da pannelli solari.
L’opera resterà esposta per un anno all’esterno del Brixia Forum: alla sua realizzazione possono partecipare aziende di vari ambiti merceologici, ma tutte accomunate dalla volontà di dimostrare attivamente che la sinergia può fare la differenza quando si tratta di tutelare l’ambiente. Ogni sponsor avrà un cubo di 2x2x2 metri, con ben 10 reti da 2×2 metri, da personalizzare con i propri materiali di scarto. Verranno coinvolte attivamente varie comunità di recupero per il montaggio dei materiali all’interno delle loro reti.
L’arte anche come ponte verso la candidatura di Brescia alla European Green Capital 2025.
Luca Gnizio, nato nel 1981 a Lodi, ha creato nel 2009 un nuovo ambito professionale: l’artista Ecosociale.

Il suo approccio pionieristico è oggi riconosciuto a livello internazionale.
Portando il principio delle tre “RRR” – Reduce, Reuse, Recycle – a un nuovo livello, l’approccio innovativo di Gnizio non si limita al solo studio approfondito della singola azienda, ma sottolinea l’importanza della collettività, riuscendo a elaborare progetti ecologici di economia circolare che prenderanno il nome di ECOSOCIALLY: nome che riassume invece operazioni ben più articolate tra più aziende e multinazionali ed associazioni sociali: per citare alcuni lavori, Levi’s – coinvolgendo 300 negozi e associazioni di ragazzi diversamente abili, carcerati e disoccupati, Cosmave – riciclando con più di 80 aziende la polvere di marmo e ancora una volta associazioni sociali, e la sinergia di riciclo per BMW e SGL Carbon Group che hanno dato vita a due suoi brevetti ecologici:
FORSOUL – Cristallo con all’interno per la prima volta un vero tessuto (riciclo della fibra di carbonio),oggi in esposizione permanente nel prestigioso Museo del Vetro di Murano.
FORBLACKLIGHT – Primo tessuto idrorepellente ottenuto con il riciclo di carbonio, che diventa trasparente: è valso all’artista il premio per le “eccellenze della Lombardia 2019” – ed è entrato nella prestigiosa selezione di Adi Design Index 2019.
Da maggio 2018 Gnizio è presente nel museo del Vittoriale degli Italiani, con DannunziEco: l’impuro dannunziano. Un’opera provocatoria realizzata riciclando gli scarti di carta sporca, quindi impura, ricavati dal restauro delle mura storiche del Vittoriale stesso.


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