Fontana di Trevi chiusa per restauro: le monete si buttano in piscina
La Fontana di Trevi, uno dei simboli più amati di Roma e monumento iconico nel cuore della città eterna, si presenta oggi in una veste insolita e quasi irriconoscibile per chi è abituato a vederla in tutto il suo splendore. Da inizio ottobre, infatti, la celebre fontana è stata svuotata completamente dall’acqua per consentire importanti lavori di restauro. L’intervento, curato dalla Sovrintendenza Capitolina e finanziato con i fondi del progetto “Caput Mundi”, è mirato a preservare la bellezza e l’integrità della fontana, una delle più fotografate e ammirate al mondo.
Attualmente, l’area attorno alla fontana è completamente recintata da pannelli trasparenti che, pur impedendo ai visitatori di avvicinarsi, offrono una visuale sul cantiere, permettendo di osservare da vicino il restauro in corso. Per ovviare al temporaneo svuotamento dell’acqua e garantire ai turisti il rito tanto amato del lancio della monetina – simbolo di buon auspicio e ritorno a Roma – è stata installata una vasca bianca accanto alla recinzione. In questa struttura provvisoria, italiani e stranieri possono continuare a gettare la loro moneta, preservando così la tradizione, mentre la fontana è in manutenzione.
Questo intervento, che secondo i piani dovrebbe concludersi entro la fine dell’anno, ha suscitato curiosità e anche qualche ironia sui social. Non sono mancate battute e commenti spiritosi sulla “nuova fontana” creata con la vasca bianca, ma in molti hanno apprezzato l’iniziativa, riconoscendo che si tratta di una soluzione pratica e rispettosa. La vasca provvisoria consente infatti di mantenere vivo un gesto simbolico, senza interrompere il processo di restauro necessario per preservare questo gioiello barocco.
Una volta terminati i lavori, oltre a restituire la fontana nel suo splendore originale, sarà introdotta una novità che cambierà l’esperienza di visita: una passerella permetterà ai turisti di ammirare la fontana dall’alto, offrendo una prospettiva inedita e, al tempo stesso, consentendo un migliore controllo del flusso dei visitatori per garantire una visita più sicura e ordinata.
Vale la pena ricordare che il precedente importante restauro della Fontana di Trevi risale al 2015, quando la maison Fendi finanziò l’intervento con un contributo di oltre 2 milioni di euro. Fu un restauro “made in Italy” a tutti gli effetti, con il coinvolgimento di tre aziende italiane e tecnici della sovrintendenza, che lavorarono a un progetto innovativo che mirava a conservare ogni dettaglio artistico e strutturale della fontana.
Oggi, come ieri, la Fontana di Trevi continua a essere un simbolo intramontabile di Roma, attirando circa 12 mila visitatori ogni giorno, che, seppur temporaneamente da dietro una barriera, non rinunciano a un ultimo sguardo e a un desiderio, nella speranza di tornare ancora una volta nella città eterna.
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