Economia

Gas e tech, meno green: la lezione del fondo norvegese

di Cristiana Flaminio -


Col petrolio e il gas (e anche con le azioni) si fanno i big money, il verde serve a fare scena: il fondo sovrano norvegese mette a segno un altro record. L’Ue avrebbe da andare a lezione dalla Norvegia. Oslo ha di che festeggiare: il fondo ha guadagnato 214 miliardi di euro (2.511 miliardi di corone) facendo segnare un rendimento mostruoso, pari al 13%. Evidentemente gli amministratori hanno investito molto bene i guadagni derivanti dalla vendita di petrolio e gas scegliendo di puntare forte sui titoli tech: Apple, Amazon, Alphabet, Meta, Microsoft, Nvidia e Tesla che, da sole, hanno apportato un rendimento del 18% nel 2024. Ma il fondo norvegese possiede azioni in circa 9mila società quotate in Borsa nonché investimenti obbligazionario (pari al 26,6% del portafoglio e che hanno apportato solo l’1% di guadagni l’anno scorso) e nel mercato immobiliare (1,8% del portafoglio) che è risultato in perdita dell’1 per cento sull’anno. Così il 2025 si è aperto con dei numeri favolosi: 19.742 miliardi di corone, il valore totale del fondo pari a 1.678 miliardi di euro. La nota dolente, l’unica, riguarda il green. Gli investimenti in energie rinnovabili non decollano e, anzi, fanno segnare perdite fino al 10 per cento. Ma a Oslo se ne sono fatti una ragione. Nonostante il flop nelle quotazioni e l’imminente tramonto della finanza green, le esposizioni sono considerate poco meno che marginali. Per l’Europa sarebbe una lezione: puntare sull’energia che c’è (oil e gas), investire nell’innovazione che conta (quella tech). Chissà se a Bruxelles l’avranno capito.


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