Ambiente

Fino a lunedì i “Giorni della Vecchia”: ancora il freddo prima della primavera

di Dave Hill Cirio -


Fino a lunedì, anche quest’anno, i “Giorni della Vecchia”, tradizione popolare italiana che si riferisce agli ultimi tre giorni di questo mese, il 29, 30 e 31 marzo. Giorni che sono spesso associati a un ritorno improvviso del freddo, considerato un ultimo sussulto dell’inverno prima dell’arrivo della primavera e che già oggi, in alcune precipitazioni presenti in varie regioni accompagnate da rigide temperature, stanno trovando conferma.

Secondo la leggenda più diffusa, traggono il loro nome da una vecchietta che, convinta della fine dell’inverno, si permette di festeggiare troppo presto. Marzo, offeso dal suo comportamento, chiede tre giorni in prestito ad aprile e scatena un freddo inaspettato per punirla. Un evento che è spesso visto come una vendetta di Marzo, che si sente deriso dalla vecchia.

Una ricorrenza che è pure collegata al mito di Demetra e Persefone, dove la Vecchia rappresenta la dea Demetra nel suo aspetto invernale, addolorata per l’assenza della figlia. Un mito che simboleggia il passaggio ciclico tra morte e la rinascita che scandisce le stagioni.

In alcune zone del Nord Italia, specialmente nel Veneto rurale, storicamente venivano accesi falò per simboleggiare la fine dell’inverno e l’arrivo della primavera. Falò che avevano un valore propiziatorio e di pulizia della terra, mentre un fantoccio di paglia, rappresentante l’inverno, veniva bruciato per salutare definitivamente la stagione fredda e accogliere il tepore primaverile.

Diffusa in Toscana, Emilia-Romagna e Umbria, è invece la tradizione di “Sega la Vecchia” che si celebra ogni anno a metà Quaresima, con un fantoccio raffigurante una vecchia che viene simbolicamente segato in piazza, simboleggiando il passaggio tra inverno e primavera.

In ogni caso, secondo la tradizione contadina chissà quanto ancora valida, nel tempo dei cambiamenti climatici, per prepararsi alla lavorazione della terra, uno dei “nodi del freddo” che ciclicamente scandiscono l’anno per pianificare le attività agricole.


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