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Febbre West Nile: in 4 mesi da 2 a 382 i casi in Italia, 16 i morti

di Giorgio Brescia -


Salgono a 51 in una sola settimana in Italia i nuovi casi umani di infezione da West Nile virus, la febbre causata dalla puntura delle zanzare il cui virus fu isolato circa 90 anni fa in Uganda e che provoca normalmente vomito, mal di testa, dolori muscolari. Questi i numeri nel periodo che va dal 12 al 18 settembre secondo l’Istituto superiore di sanità. Salgono anche i decessi, sono 3 in più rispetto alla scorsa settimana, sono diventati 16 da maggio quando furono isolati in Italia i primi due casi.

Dall’inizio di maggio di quest’anno sono stati segnalati in Italia 382 casi confermati di infezione: 222 si sono manifestati nella forma neuroinvasiva (12 Piemonte, 9 Lombardia, 38 Veneto, 5 Friuli Venezia Giulia, 131 Emilia-Romagna, 1 Lazio, 2 Abruzzo, 11 Campania, 2 Puglia, 2 Calabria, 1 Sardegna, 2 casi importati dagli Stati Uniti, 5 dall’Albania e 1 caso dalla Romania), 45 casi asintomatici identificati in donatori di sangue (2 Piemonte, 10 Lombardia, 14 Veneto, 2 Friuli Venezia Giulia, 16 Emilia-Romagna, 1 Campania), 114 casi di febbre (3 Piemonte, 3 Lombardia, 69 Veneto, 4 Friuli-Venezia Giulia, 30 Emilia-Romagna, 1 Calabria, 1 caso importato da Oman e 1 dal Marocco), 1 caso asintomatico (1 Emilia-Romagna).

In Emilia-Romagna si prova pure a fare chiarezza sul legame tra encefaliti e virus West Nile. A chiederlo, in un’interrogazione, è stato Emiliano Occhi della Lega che ricorda come “alcuni casi di encefalite diagnosticati in provincia di Parma non sarebbero stati, in un primo tempo, collegati al virus della West Nile: solo successivamente e su sollecitazione di alcuni medici i pazienti sarebbero stati testati per il virus West Nile con esito positivo”.

Il consigliere ricorda anche come “la Regione Emilia-Romagna ha deciso di alzare i livelli di prevenzione per quanto concerne il virus West Nile e in particolare, si è deciso di porre particolare attenzione ai Comuni governati dalle Ausl di Bologna, Modena e Reggio Emilia, dove è stata registrata un’alta circolazione virale. In provincia di Parma si sono registrati recentemente due decessi legati al virus West Nile e ad oggi sono otto i casi registrati”.


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