“Falcone, la guerra e il Pd di Schlein. Così vorrei la sinistra”
CLAUDIO MARTELLI EX DEPUTATO DELLA REPUBBLICA
di LUCA TADDIO
“Non vedo allo stato partiti che rappresentino, anche solo in parte, la visione, la cultura, il progetto del ri-formismo storico e del socialismo liberale. Ci ha provato, ma non ci è riuscito”. A dirlo l’ex ministro all’Interno Carlo Martelli.
L’inchiesta di Mani pulite segnò il passaggio forzato dalla Prima alla Seconda Repubblica. Ironia della sorte, coloro che storicamente persero (comunisti e fascisti) ebbero la possibilità di trasformarsi, mentre i vincitori vennero travolti da scandali causati dal finanziamento illecito ai partiti.
L’inchiesta di Mani pulite segnò il passaggio forzato dalla Prima alla Seconda Repubblica. Ironia della sorte, coloro che storicamente persero (comunisti e fascisti) ebbero la possibilità di trasformarsi, mentre i vincitori vennero travolti da scandali causati dal finanziamento illecito ai partiti.
È questo il senso del famoso discorso 3 luglio 1992, ovvero che la soluzione doveva essere politica, perché riguardava il sistema?
Indubbiamente il discorso di Craxi tocca il punto. Un conto, però, sono i casi di corruzione individuali, anche di singoli partiti, altro è dire che il sistema è marcio. Se davvero lo è, non si può risanarlo a colpi di scure. Sarebbe come pestare su un alveare: le api si disperdono e pungono. Giorgio Napolitano scrivendo una lettera alla famiglia Craxi, in occasione del ventennale, ha scritto che fu trattato con una durezza senza pari.
Indubbiamente il discorso di Craxi tocca il punto. Un conto, però, sono i casi di corruzione individuali, anche di singoli partiti, altro è dire che il sistema è marcio. Se davvero lo è, non si può risanarlo a colpi di scure. Sarebbe come pestare su un alveare: le api si disperdono e pungono. Giorgio Napolitano scrivendo una lettera alla famiglia Craxi, in occasione del ventennale, ha scritto che fu trattato con una durezza senza pari.
Perché?
Fu leso il principio di uguaglianza dei cittadini davanti alla legge. Per lui sono stati adottati misure e comportamenti che non hanno paragoni. La ferita rimane aperta, non c’è dubbio. Spero si trovi presto il modo di sanarla. Mi auguro che in un giorno non lontano anche le spoglie di Craxi possano riposare in Italia e vengano resi gli onori che sono dovuti a un grande politico e uomo di governo.
Fu leso il principio di uguaglianza dei cittadini davanti alla legge. Per lui sono stati adottati misure e comportamenti che non hanno paragoni. La ferita rimane aperta, non c’è dubbio. Spero si trovi presto il modo di sanarla. Mi auguro che in un giorno non lontano anche le spoglie di Craxi possano riposare in Italia e vengano resi gli onori che sono dovuti a un grande politico e uomo di governo.
Cosa ha cambiato il crollo del muro di Berlino?
Per quanto riguarda l’aspetto storico, la fine della Guerra fredda, della contrapposizione tra blocchi, cambia il contesto politico e non v’è dubbio che ci siano stati errori di sottovalutazione, di non comprensione delle conseguenze del crollo dei muri per la vicenda politica italiana. Di questo parlai ampiamente nell’ultimo congresso del Psi, richiamando l’attenzione sul fatto che il vento dell’Est, quello che ha fatto crollare i muri, era arrivato fino a noi. Non si può restare fermi a un’epoca se questa non c’è più. Questo è stato il grande limite dei maggiori leader della Prima repubblica: non aver valutato le conseguenze italiane del crollo dei muri.
Per quanto riguarda l’aspetto storico, la fine della Guerra fredda, della contrapposizione tra blocchi, cambia il contesto politico e non v’è dubbio che ci siano stati errori di sottovalutazione, di non comprensione delle conseguenze del crollo dei muri per la vicenda politica italiana. Di questo parlai ampiamente nell’ultimo congresso del Psi, richiamando l’attenzione sul fatto che il vento dell’Est, quello che ha fatto crollare i muri, era arrivato fino a noi. Non si può restare fermi a un’epoca se questa non c’è più. Questo è stato il grande limite dei maggiori leader della Prima repubblica: non aver valutato le conseguenze italiane del crollo dei muri.
A suo avviso dove dovrebbero collocarsi gli eredi del socialismo liberale e del riformismo?
È difficile rispondere perché non vedo allo stato partiti che rappresentino, anche solo in parte, la visione, la cultura, il progetto del riformismo storico e del socialismo liberale. Non c’è una formazione politica che si dichiari di questa natura. Lo aveva fatto inizialmente “Azione” di Calenda, ma poi si è fatto prigioniero del suo carattere, del suo umore, della sua incostanza, e tutto si è smarrito anche in questo caso.
È difficile rispondere perché non vedo allo stato partiti che rappresentino, anche solo in parte, la visione, la cultura, il progetto del riformismo storico e del socialismo liberale. Non c’è una formazione politica che si dichiari di questa natura. Lo aveva fatto inizialmente “Azione” di Calenda, ma poi si è fatto prigioniero del suo carattere, del suo umore, della sua incostanza, e tutto si è smarrito anche in questo caso.
Questo, però, è un problema generale…
Non c’è più aderenza tra le ideologie del Novecento, in gran parte tramontate e la realtà politica odierna. Se gli elettori progressisti oggi votano a destra, siamo di fronte a una sinistra senza popolo che parla solo alle classi dirigenti. Bisogna attrezzarsi per capire il mondo contemporaneo: non per imprigionarlo nelle ideologie del passato, anche se – a differenza di altre – il socialismo liberale non è propriamente un’ideologia.
Non c’è più aderenza tra le ideologie del Novecento, in gran parte tramontate e la realtà politica odierna. Se gli elettori progressisti oggi votano a destra, siamo di fronte a una sinistra senza popolo che parla solo alle classi dirigenti. Bisogna attrezzarsi per capire il mondo contemporaneo: non per imprigionarlo nelle ideologie del passato, anche se – a differenza di altre – il socialismo liberale non è propriamente un’ideologia.
Come fa a dirlo?
Perché nasce dal tentativo di conciliare, sia pure in forma parziale, due visioni considerate a lungo agli opposti: un socialismo non marxista e un liberalismo non conservatore. Non ho mai creduto alla loro sintesi. Penso che siano visioni entrambe necessarie, ma che la loro conciliazione non può essere totale, organica. Sono piuttosto due necessità che talvolta possono conciliarsi, talaltra scontrarsi. L’importante è che si disegni un perimetro ideale e programmatico in cui si tengano presenti entrambe le necessità: quello alla crescita e al dinamismo economico per un verso (con l’importanza di valorizzare i meriti) e dall’altra parte quello di non lasciare indietro i troppi o molti immersi ancora nelle condizioni del bisogno e quindi impossibilitati di badare a sé e agli altri.
Perché nasce dal tentativo di conciliare, sia pure in forma parziale, due visioni considerate a lungo agli opposti: un socialismo non marxista e un liberalismo non conservatore. Non ho mai creduto alla loro sintesi. Penso che siano visioni entrambe necessarie, ma che la loro conciliazione non può essere totale, organica. Sono piuttosto due necessità che talvolta possono conciliarsi, talaltra scontrarsi. L’importante è che si disegni un perimetro ideale e programmatico in cui si tengano presenti entrambe le necessità: quello alla crescita e al dinamismo economico per un verso (con l’importanza di valorizzare i meriti) e dall’altra parte quello di non lasciare indietro i troppi o molti immersi ancora nelle condizioni del bisogno e quindi impossibilitati di badare a sé e agli altri.
Cosa ne pensa della segreteria Schlein e della fuga dei centristi dal Pd?
C’è chi dice che Elly rivolterà il Pd come un calzino e ne farà una specie di Sel di vendoliana memoria, un sogno per alcuni, un incubo per altri. Alcuni di questi hanno già preso la via della fuga come Borghi e la Chinnici. Gli scettici osservando le sue mosse ne ricavano l’impressione che la segretaria si fidi solo dei suoi per fare un partito di sinistra-sinistra un pò trendy, un pò estremista. Nei sondaggi, intanto, il Pd da quando c’è Schlein è cresciuto di un punto e mezzo togliendolo a a Conte, tanto da innervosire l’ex avvocato del popolo che non ama la concorrenza. Nei suoi brevi interventi la segretaria dem non argomenta, non spiega, non trascina, però va molto in piazza, suscita aspettative. Critica il governo, ma evita il confronto con Meloni, deludendo chi sperava di veder duellare le due donne che guidano la politica italiana.
C’è chi dice che Elly rivolterà il Pd come un calzino e ne farà una specie di Sel di vendoliana memoria, un sogno per alcuni, un incubo per altri. Alcuni di questi hanno già preso la via della fuga come Borghi e la Chinnici. Gli scettici osservando le sue mosse ne ricavano l’impressione che la segretaria si fidi solo dei suoi per fare un partito di sinistra-sinistra un pò trendy, un pò estremista. Nei sondaggi, intanto, il Pd da quando c’è Schlein è cresciuto di un punto e mezzo togliendolo a a Conte, tanto da innervosire l’ex avvocato del popolo che non ama la concorrenza. Nei suoi brevi interventi la segretaria dem non argomenta, non spiega, non trascina, però va molto in piazza, suscita aspettative. Critica il governo, ma evita il confronto con Meloni, deludendo chi sperava di veder duellare le due donne che guidano la politica italiana.
La guerra in Ucraina, oltre a sottolineare la debolezza dell’Europa, sembra determinare anche nuovi assetti. La posizione dell’Italia dovrebbe smarcarsi da quella statunitense per cercare di creare una prospettiva europea o questa via non è praticabile?
Non lo è. Non sono d’accordo sul modo un po’ intemperante con cui il grande campione dell’autonomia strategica dell’Europa, il presidente francese Macron, parla di questi argomenti. Rivendicare l’autonomia strategica che cosa significa? Un esercito europeo? Ma quanti anni ci vorranno per metterlo insieme? Nel frattempo: chi e che cosa ci difenderà? Non può essere sottaciuta la novità che l’allargamento dell’Europa ha dato vita anche a un’Europa orientale con i nuovi aderenti e che le ex repubbliche satellite dell’Unione sovietica che sono entrate a far parte dell’Unione europea e della Nato sono forse più filo-americane dell’Europa occidentale.
Non lo è. Non sono d’accordo sul modo un po’ intemperante con cui il grande campione dell’autonomia strategica dell’Europa, il presidente francese Macron, parla di questi argomenti. Rivendicare l’autonomia strategica che cosa significa? Un esercito europeo? Ma quanti anni ci vorranno per metterlo insieme? Nel frattempo: chi e che cosa ci difenderà? Non può essere sottaciuta la novità che l’allargamento dell’Europa ha dato vita anche a un’Europa orientale con i nuovi aderenti e che le ex repubbliche satellite dell’Unione sovietica che sono entrate a far parte dell’Unione europea e della Nato sono forse più filo-americane dell’Europa occidentale.
Perché?
Sentono più vicina, prossima e incombente la minaccia russa. Questo vuol dire che l’Europa non offre un ombrello militare adeguato e sufficiente. Vedo dunque la necessità di consolidare l’alleanza euro-atlantica e non di ambire a qualcosa che non c’è, e che difficilmente ci sarà, se non in tempi medio-lunghi. Adesso siamo di fronte a tutt’altri scenari, cioè alla compresenza dell’Europa e Usa a difesa dell’Ucraina. Questo è lo scenario europeo. Quello che succede nel mondo, intanto, influenza e si replica anche ad altre latitudini, bisogna esserne consapevoli. Se si è alleati con gli Stati Uniti per la difesa dell’Europa, converrà esserlo anche per la difesa dell’indipendenza di Taiwan.
Sentono più vicina, prossima e incombente la minaccia russa. Questo vuol dire che l’Europa non offre un ombrello militare adeguato e sufficiente. Vedo dunque la necessità di consolidare l’alleanza euro-atlantica e non di ambire a qualcosa che non c’è, e che difficilmente ci sarà, se non in tempi medio-lunghi. Adesso siamo di fronte a tutt’altri scenari, cioè alla compresenza dell’Europa e Usa a difesa dell’Ucraina. Questo è lo scenario europeo. Quello che succede nel mondo, intanto, influenza e si replica anche ad altre latitudini, bisogna esserne consapevoli. Se si è alleati con gli Stati Uniti per la difesa dell’Europa, converrà esserlo anche per la difesa dell’indipendenza di Taiwan.
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