Musica

Fabio Rovazzi: “La curiosità non salverà il mondo ma lo renderà migliore”

di Nicola Santini -


L’uomo del futuro. Ossia quello che, quando si inventa una cosa, significa che è il momento che quella cosa arrivi a tutti: dal ragazzino all’uomo navigato. L’uomo del futuro perché arriva da lì e restituisce al presente idee e progetti. Tira fuori, in sostanza i sogni dal cassetto. Rovazzi sogna in continuazione, e quando non sogna, agisce. Puntiglioso nell’idea che musica, immagini, regia, contenuti siano perfettamente realizzati, in un mondo di approssimativa cialtroneria, coltiva il gusto del saperci fare. E se tutti lo adorano (meno uno: Beppe Sala ma la cosa rientrerà se non è già rientrata) un motivo c’è: è sa essere serio ma non serioso. E’ un creativo con i piedi per terra. Perché di creativi e basta, non ne possiamo più. Il podcast 2046 con Marco Mazzoli, è decollato.
Tutto avrei detto tranne di vederti attaccato ad una profezia. Paura dell’asteroide?
Il 2046 è molto lontano. Ma è bene portarsi in avanti. Di cose da dire ce ne sono tantissime. Ho voluto un podcast che non fosse una novità in sé. Di podcast, anche belli, ce ne sono tantissimi ormai. Io e Marco ne abbiamo voluto creare uno che non finisse per essere lo specchio dei conduttori, ma lo specchio degli argomenti. A prescindere dagli ospiti.
Auguri.
Non abbiamo fretta. Ci stiamo lavorando e divertendo. Ogni volta c’è qualcosa da imparare. Quando Muschio Selvaggio ha fatto la puntata sulla mafia, ha fatto il botto. In quel caso, l’argomento ha superato l’appeal più spicciolo dei personaggi.
Indirettamente stai facendo a Fedez un complimento.
Se una cosa è fatta bene, lo riconosco.
Lui a te non l’avrebbe fatto.
Bisogna distinguersi.
Ti capita mai di invocare l’asteroide affinché spazzi via tutto e chi si è visto si è visto?
No. Mi muovo e mi comporto con la consapevolezza che niente è in eterno, ma spesso siamo preda di preoccupazioni futili. Ho fatto viaggi di detox emotivo, a contatto con il dolore vero. Per qualcuno l’inferno è già qui, non serve l’asteroide, però poi una parte di me si sveglia e dice: se deve essere sia, ma almeno abbiamo vissuto al massimo, soddisfacendo tutte le nostre curiosità.
E tu quanto sei curioso?
La curiosità mi nutre. Ma ho anche una parte pessimista. A volte mi domando se valga la pena.
Essere pessimista?
No, ovvio (sorride).
Oltre al podcast c’è anche Maranza, con relativo video, e relativo giramento di scatole. Milioni di visualizzazioni e un sindaco imbestialito.
Ci credi che il video del furto del cellulare è caduto in sincronicità con certe tematiche senza che volessi in alcun modo caricarle di quel significato? Certo, se ci penso, con le europee alle porte e tutti i problemi, un errore di valutazione forse c’è stato, ma credo sia stato ampiamente chiarito. Detesto, però, dover fare un comunicato stampa per spiegare qualcosa che non mi è mai passato per la testa.
Anche tu con gli errori di comunicazione?
No tranquillo (ride) tutto chiarito (abbozza). Non sono un divisivo, non cerco tematiche divisive. C’è chi basa tutto su quelle, potrei alzarmi e inventare uno scandalo al minuto ma non sarei io.


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