Cronaca

Extra Omnes il 7 maggio. 8 giorni all’avvio del Conclave

di Giuseppe Ariola -


Le congregazioni generali dei cardinali hanno fissato la data del Conclave. Tra otto giorni si procederà quindi con il proverbiale “Extra omnes” a seguito del quale le porte della Cappella Sistina saranno chiuse e l’accesso sotto i celebri affreschi di Michelangelo sarà consentito esclusivamente ai cardinali elettori. Il giorno individuato per l’avvio del percorso che ufficialmente porterà all’individuazione del successore di Papa Francesco, il 7 maggio, è oltretutto estremamente evocativo da un punto di vista religioso, visto il significato e l’importanza che questo numero riveste nella Bibbia. Ma simbolismo a parte, quel che più è rilevante è che da mercoledì della prossima settimana la partita per la scelta del 267° Pontefice, senza dubbio già iniziata da diversi giorni, entrerà effettivamente nel vivo e si tireranno le somme del fitto lavorio diplomatico e dei contatti a vario livello che i porporati – con diritto di voto o meno – hanno avviato subito dopo la scomparsa di Bergoglio. Insomma, chiusa la parentesi dei funerali e delle celebrazioni, archiviati i giorni dei tristi selfie scattati mentre le spoglie di Francesco si trovavano all’interno della principale Basilica di Roma da quanti non vedevano l’ora di pubblicizzare la propria presenza a San Pietro, si inizierà a fare sul serio. A presiedere il Conclave sarà il cardinale Parolin, il più anziano tra gli elettori e tra i favoriti al soglio pontificio, sebbene nulla si possa dare per scontato, neanche le tempistiche per la fatidica fumata bianca. Per qualcuno potrebbero bastare pochi giorni, per altri occorrerà un po’ di tempo, ma ciò che appare certo è che bisognerà scegliere tra l’andare in continuità con il pontificato di Bergoglio o optare per quel cambio di rotta che non sono in pochi ad invocare, soprattutto tra le più alte gerarchie ecclesiastiche. Gli equilibri che regoleranno le due votazioni che si terranno ogni giorno in Conclave fino all’elezione del nuovo Papa, almeno al momento, sono infatti decisamente precari. Sintomatico del clima è anche il passo indietro deciso dal cardinale Angelo Becciu circa la sua partecipazione al Conclave. Estromesso dall’elenco degli elettori a seguito del processo sulla vendita del palazzo londinese di Sloane Avenue, il porporato nei giorni scorsi si era detto pronto a dare battaglia per non essere tra i ricompresi nell’Extra omnes. Poi la decisione di un passo indietro per evitare quella che sarebbe stata una vera e propria conta sul proprio nome da parte della congregazione dei cardinali.


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