Economia

Rearm Eu, la solita Olanda: “No agli eurobond”

di Giovanni Vasso -


“Siamo contro gli eurobond”: oggi ci sarà il Consiglio Europeo sul piano di riarmo e le prime certezze arrivano dalla “solita” Olanda. Il premier dei Paesi Bassi Dick Schoof s’è premurato di “rassicurare” i cronisti, l’opinione pubblica del suo Paese e dell’intera Europa. “I Paesi Bassi – ha affermato Schoof – sono propensi al consenso e non pensiamo di dire no al piano Ue per il riarmo”. Bontà sua. Però, come al solito quando a parlare sono i leader di Amsterdam, c’è un “ma”. Questo è bello grosso e suonerà a dir poco indigesto all’ex governatore della Bce, nonché consigliere speciale di Ursula von der Leyen, Mario Draghi: “La sostenibilità di bilancio è importante, siamo contro gli eurobond e non è una novità: è quello che diciamo da sempre quindi non ci sono problemi con l’Olanda”. Che non ha la minima intenzione di indebitarsi insieme ai partner europei. Come al solito.

Ma la decisione olandese, oggi, appare in netta controtendenza rispetto all’andamento delle cose. Persino la sparagnina Germania ha deciso di cambiare paradigma varando un piano da centinaia di miliardi di euro, a debito, per il riarmo e le infrastrutture. Le sue, chiaramente. Il no agli eurobond dell’Olanda, che non rappresenta minimamente una novità, diventa un bastone tra le ruote di Ursula e del suo Rearm Eu che deve reperire 800 miliardi e passa di euro in quattro anno. E che, per farlo, sta raschiando il fondo del barile spingendo gli Stati a spendere, in armamenti, i soldi inutilizzati, per esempio, dei fondi di coesione. Che servirebbero a tutt’altro scopo. Insomma, il Consiglio europeo è iniziato ma l’Europa, ancora una volta, è divisa. Per costituzione, quella che l’Ue non s’è mai riuscita a dare. Ma questa è un’altra storia.


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