Esteri

Esercitazioni cinesi sulle coste di Taiwan: “Rischio escalation”

di Eleonora Ciaffoloni -


Il presidente di Taiwan, Lai, ha convocato una riunione del Consiglio di sicurezza nazionale per discutere le contromisure alle esercitazioni militari cinesi nell’area, come riportato dalla CNN. Domenica, il Ministero della Difesa di Taiwan ha comunicato che la portaerei cinese Liaoning è entrata nelle acque vicine al Canale di Bashi, a sud di Taiwan, separando l’isola dalle Filippine, e prevede che la nave si diriga verso il Pacifico occidentale.

Lai ha ribadito l’impegno a proteggere la democrazia dell’isola. “Davanti alle minacce esterne, rassicuro i miei compatrioti che il governo continuerà a difendere il nostro sistema costituzionale e a proteggere la sicurezza nazionale”, ha dichiarato su Facebook.

La Cina ha dispiegato aerei e navi da guerra attorno a Taiwan in esercitazioni volte a inviare un “severo avvertimento” alle forze “separatiste”. Pechino non esclude l’uso della forza per riunificare Taiwan, e queste esercitazioni rappresentano il quarto grande “gioco di guerra” in due anni. Gli Stati Uniti hanno condannato le azioni cinesi, definendole “ingiustificate” e a rischio di “escalation”, esortando Pechino alla moderazione.

Nel frattempo, la guardia costiera di Taiwan ha arrestato un cittadino cinese vicino alle sue isole periferiche, sospettando un possibile tentativo di intrusione collegato alle manovre militari. Le esercitazioni cinesi seguono il discorso di Lai durante la Giornata nazionale di Taiwan, in cui ha ribadito che l’isola non è subordinata alla Cina, provocando la reazione di Pechino, che ha minacciato “disastri” per il popolo taiwanese.

Negli ultimi anni, la Cina ha intensificato la sua presenza militare attorno a Taiwan, con frequenti invii di aerei da guerra e navi nelle vicinanze dell’isola, e non esclude l’uso della forza per prenderne il controllo. Gli Stati Uniti sostengono Taiwan e ne sono il principale fornitore di armi, pur senza avere relazioni diplomatiche formali con Taipei. Il nuovo leader taiwanese, Lai, in carica da maggio, ha assunto una posizione più decisa rispetto alla sua predecessora Tsai Ing-wen nella difesa della sovranità dell’isola, provocando reazioni ostili da parte di Pechino, che lo accusa di separatismo.


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