Eredità Agnelli: John Elkann sarà sentito
Per aprire la successione legittima di Marella Caracciolo, vedova dell’avvocato Gianni Agnelli, la giudice Nicoletta Aloj impone ai fratelli John, Lapo e Ginevra Elkann di esibire i documenti riguardanti le società finanziarie e i conti bancari all’estero riferibili alla nonna. Così come ordina al notaio Urs von Gruningen, esecutore delle ultime volontà di Marella, morta il 23 febbraio 2019, di produrre le carte delle operazioni di inventario all’apertura della successione, compresa “la ricognizione dei beni ereditari, anche il relazione – come si legge nell’ordinanza del tribunale di Torino – alle indagini effettuate sui conti esteri delle società offshore, e l’inventario sugli stessi eventualmente realizzato”. In pratica, la giudice vuole perimetrare i “rapporti bancari o le società finanziarie formalmente intestati a Marella Caracciolo o comunque a lei riferibili”. Per Margherita Agnelli è un passaggio favorevole dopo che la Cassazione a gennaio ha annullato parzialmente l’ordinanza che imbrigliava le sue richieste originarie. Com’è noto Margherita dopo avere sottoscritto nel 2004 una transazione in teoria tombale con i figli da 1,2 miliardi di euro, con cui rinunciava all’eredità del padre, è tornata alla carica con azioni legali sia in Svizzera, con tre distinte cause, che in Italia sul piano civile e penale, sostenendo che l’accordo è nullo perché nel 2004 le sarebbero stati nascosti beni mobili e immobili del padre protetti da società estere di cui avrebbe appreso l’esistenza solo in un secondo momento. La causa civile riprenderà il 2 dicembre con l’audizione dei testimoni, tra cui il presidente di Stellantis, John Elkann.
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