Attualità

Epidemia sul Garda, panico a Torri, allarme in Germania

di Ivano Tolettini -


Gli echi dell’epidemia sul Garda che ha colpito migliaia di persone, in maniera particolare nel Comune di Torri del Benaco, ma non solo, ieri sono rimbalzati con preoccupazione anche in Germania, in particolare modo in Baviera. La notizia del focolaio di norovirus nel pomeriggio del 1° luglio campeggiava tra le notizie più importanti del sito della Süddeutsche Zeitung, tra i più venduti e seguiti sul web quotidiani germanici, per dire l’impatto c he ha avuto la notizia oltre confine. Del resto, il Lago di Garda fin dagli anni Cinquanta, anche se Goethe nel gran tour fin dal 1786 decantò le sue bellezze, è meta privilegiata delle vacanze dei tedeschi che in centinaia di migliaia ogni anno popolano le sue sponde. E decine di migliaia sono quelli proprietari di case non solo a Torri del Benàco, ma anche nella vicina Garda per non parlare di Bardolino e Lazise, e così via sia nel versante Veneto che Bresciano in Lombardia. Così la quarta giornata di emergenza per il contagio collettivo da gastroenterite a Torri del Benaco sta alimentando un’inevitabile preoccupazione. Non tanto per la gravità delle conseguenze, poiché per adesso nessun residente o turista è stato ricoverato negli ospedali della provincia cui si sono rivolti, quanto per il diffuso disagio che ha fatto prendere d’assalto le farmacie per l’acquisto di fermenti lattici, che ono ormai esauriti. In un messaggio diffuso sui social dall sindaco Stefano Nicotra, pure lui colpito dalla dissenteria, ha precisato che il novovirus, il virus responsabile del contagio si troverebbe in alcuni serbatoi dell’acquedotto. “Dagli esami che sono stati condotti emerge che il contagio è limitato – afferma il primo cittadino – e gli ultimi valori de gli esami preliminari prelevati ieri dalla rete idrica di Torri del Benaco sono negativi. Rimane il disagio psicologico e sono in vigore le due ordinanze che vietano ancora la balneazione a Torri e Pai, e di bere l’acqua dai rubinetti fino a quando la situazione sarà tornasta sotto controllo”. I campioni di acqua prelevati venerdì scorso ed esaminati dall’Istituto Zooprofilattico di Brescia avevano messo in luce la presenza di norovirus. l’azienda perciò aveva aumentato la clorazione nella rete e anche nella giornata di ieri, come domenica, quando sono stati eseguiti prelievi mirati per individuare l’e ventuale presenza del virus hanno dato tutti esito negativo, escludendo la presenza non solo di norovirus ma anche di enterovirus. Tuttavia, domenica pomeriggio l’Ulss 9 in un comunicato osservava che “si riconferma la necessità di osservare le norme igienico sanitarie contenute nel decalogo diffuso sabato. In particolare, si invita chi ha sintomi a evitare contatti diretti con altre persone fino ad almeno tre giorni dopo la guarigione”. Va ricordato che alcuni Comuni gardesani da decenni prelevano l’acqua dalla profondità del Garda, almeno 60 metri, rendendola potabile dopo adeguato trattamento. Negli ultimi mesi a causa delle abbondanti piogge il livello del lago è a tal punto cresciuto che non si era mai posto questo problema. Nel fine settimana l’emergenza aveva coinvolto anche la polizia locale, messa per gran parte ko dalla dissenteria, e il comando di Verona ha provveduto ad inviare il personale necessario per assicurare i servizi. Alcuni cittadini via social si sono lamentati per il ritardo con cui è stata resa nota l’epidemia. “Per me la comunicazione è stata gestita malissimo – specificava una lettrice del quotidiano L’Arena -. Si è saputo qualcosa solo venerdì mattina, ma almeno 24 ore prima il problema era conclamato e di conseguenza molti sono stati contagiati perché hanno continuato a bere l’acqua dal rubinetto”. Nel fine settimane il Comune – che ha poco meno di 3 mila residenti ma che nella stagione estiva diventano notevolmente di più – ha provveduto, attraverso la protezione civile, alla distribuzione di migliaia di bottiglie d’acqua per contenere il disagio. Gli albergatori temono disdette soprattutto dal mercato tedesco, per questo invitano le autorità a riportare sotto controllo la situazione nell’arco di pochi giorni. Il presidente degli albergatori di Torri del Benaco, Mirko Lorenzini, spiega che da parte della clientela si chiedono chiarimenti su quanto sta avvenendo, c’è preoccupazione per come la notizia si è propagata all’estero, soprattutto come detto in Germania, perché “stiamo parlando di un disturbo gastroenterico che si risolve in una giornata e che non causa gravi conseguenze. Ci auguriamo che nell’arco di pochi giorni Torri torni a far parlare di sé per le sue belle lacustri”.


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