Dl bollette, raffica di emendamenti: ce ne sono 325
Una raffica di emendamenti al Dl bollette: sono 325 i correttivi presentati alla Commissione attività produttive della Camera dei Deputati davanti a cui pende il provvedimento. Una caterva di carte, fogli, proposte e aggiornamenti il cui esame dovrebbe iniziare, in attesa dei pareri del governo, non prima dell’inizio del prossimo mese di aprile. Intanto il costo dell’energia rimane, come ha affermato nei giorni scorsi il ministro all’Ambiente e sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin, il “tema dei temi”. “È fondamentale – ha affermato l’esponente del governo – perché sul fronte all’energia c’è la doppia via, quella del medio e lungo termine, dove l’azione fondamentale è con i contratti per differenza, i contratti a termine, e quindi creare le condizioni, anche rispetto alla formula di determinazione del prezzo, per avere un maggiore equilibrio”. Attualmente, però, “purtroppo noi siamo ancora in condizioni per cui, con questa formula di determinazione del prezzo a livello europeo, noi abbiamo il gas che produce il 40% della nostra energia e pesa nel determinare il prezzo per il 70-75%”. E questa, per il ministro “è una struttura che si porta anche dietro una spinta inflattiva sul prezzo delle rinnovabili”.
Un tema delicatissimo, quello delle bollette e dell’energia, che, adesso, si estenderà anche ai Comuni. Già, perché il presidente della Commissione Attività produttive a Montecitorio, Alberto Gusmeroli, ha chiesto, ieri, di poter incontrare Gaetano Manfredi, sindaco di Napoli e presidente dell’Anci. Al centro dell’appuntamento ci sarebbe l’idea di attivare, presso ognuno dei Comuni italiani, uno sportello dedicato ai cittadini che rientrano nel novero di quelli vulnerabili per assisterli e supportarli nell’ambito delle procedure finalizzate al passaggio al sistema a tutele graduali. Secondo l’analisi che Gusmeroli ha citato nella lettera indirizzata a Manfredi, sarebbe importante “attivare una campagna informativa condivisa e capillare su tutto il territorio nazionale che consente ai Comuni di venire a conoscenza dell’iniziativa e delle ripercussioni positive per i loro abitanti”. Che, sempre secondo il presidente della Commissione, sarebbero da rintracciare nella possibilità di poter ottenere, entro giugno prossimo, un risparmio fino al 30 per cento in bolletta per le famiglie che decidessero di fare il passaggio.
Ora la vicenda, con la presentazione degli emendamenti al Dl bollette, entra nel vivo. E su questo tema le forze politiche in Parlamento se le continueranno a suonare di santa ragione.
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