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Elly e la sinistra delle anime belle

di Fulvio Abbate -

ELLY SCHLEIN POLITICO


Va Elly Schlein alla conquista del Partito democratico. Sicura di piacere ai ragazzi e alle ragazze che amano, metti, la trasmissione di Zoro, e compiaciuti si sorridono nella convinzione d’essere il sale, di più, la zuppa di farro della terra, magari gli stessi che in Soumahoro scorgevano il nuovo Cristo tra i muratori, tra i migranti. Elly Schlein su Twitter si presenta così: “Parlamentare alla Camera eletta da indipendente nel Gruppo PD-Italia democratica e progressista. Salveremo il mondo con un pollo di gomma con carrucola.”Elly Schlein non è dadaista, eppure minaccia molta fantasia, e intanto sorride a sua volta a chi sembra saperla lunga in fatto di anticonformismo, merce perfetta per una borghesia giovanile letterariamente glam. “Elly Schlein domenica si candida alla segreteria del Pd dal palco del Monk. Una candidata indie”, subito un commento plaude alla sua decisione.
“Indie” sta per indipendente. Si spera anche dall’entusiasmo amichettistico di chi ritiene che la sinistra debba soprattutto essere galateo per “anime belle”, piscinetta ideale, fosforescente come in un quadro di David Hockney: azzurro e splash! Accompagnata ancora dalla voce di una Billie Eilish, cantante a sua volta indie pop. Quanto al “Monk”, dove Elly Schlein motiverà l’intento di conquista del Pd, leggiamo, è un locale “volutamente ispirato dal talento onnivoro e rivoluzionario del pianista jazz Thelonious Sphere Monk, nasce a Roma nel quartiere Casalbertone/Portonaccio, a meno di un chilometro da uno dei più importanti punti di snodo della capitale ovvero la Stazione ferroviaria e metropolitana di Tiburtina. E’ uno spazio multiforme e variegato votato alla condivisione, al benessere e alla fruizione funzionale e consapevole dei contenuti culturali, in un continuum di stimoli ed esperienze”. Una carta da visita senza prenotazione obbligatoria che, per estensione, sembra restituire gli stessi desiderata politici di Elly Schlein. Un altro utente ancora di lei scrive: “E’ brava, è donna, è di sinistra: la perfetta antagonista della Meloni”. Bene, cosa deve fare la sinistra per essere tale? Semplice, assomigliare a un non meno ospitale CAF cui possano rivolgersi i più deboli per avere garantiti i diritti minimi di democrazia, e di cittadinanza. Quali questi ultimi? Sempre più semplice: case, scuole, ospedali, libertà civili, laicità e garanzie di tolleranza, compresa rispetto all’ambito delle pulsioni sessuali. Ci sarebbe poi, pensando all’invecchiamento vertiginoso della popolazione, da ragionare sulle case di riposo, anzi, sugli ospizi. Che siano degni di questo nome, così da non correre il rischio d’essere picchiati e malversati da un personale crudele, così come avviene in un romanzo di Gianni Celati, “Le avventure di Guizzardi”. Ho voluto scrivere “ospizi” in omaggio a un lemma, diciamo, ottocentesco, affinchè sia chiaro il rimando al germe del socialismo da cui la sinistra dovrebbe trarre se stessa, sia pure in forma indie. Immaginando il seguito, ipotizzando davvero che Elly Schlein raggiunga la cima del Nazareno, ce la vidi tu dietro la scrivania di triste fòrmica dell’agognato CAF? Avrà parole esatte, proprie, adeguate per rispondere all’umile Italia, per dirla con Pasolini (evocato nel logo di Portonaccio-Casalbertone dove si trova il “Monk”?) di chi attende gli arretrati da una vita o semplicemente il buono-pasto dei già citati diritti di cittadinanza minimi? O sarà molto più semplice immaginarla circonfusa dagli emoticon della bella gente che ha ridotto la sinistra all’ammazzacaffè. Al ginseng, tutto vero, ma pur sempre ben oltre l’amaro. Polli di gomma con carrucola di tutti i paesi unitevi.


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