Elicottero cade nel Parmense, 3 morti: a bordo Lorenzo Rovagnati, erede della dinastia che ha fatto conoscere il prosciutto cotto in tutto il mondo
L'elicottero caduto nel Parmense e precipitato all'interno della proprietà del castello di Castelguelfo, maniero medievale lungo la via Emilia, nel territorio del comune di Noceto
Lo schianto, intorno alle 19.30 di mercoledì a Castel Guelfo, nel Parmense ove è caduto un elicottero con tre persone a bordo, sul posto i vigili del fuoco e i sanitari del 118. Tra le tre vittime dell’incidente nel comune di Noceto, Lorenzo Rovagnati, titolare dell’omonima azienda di salumi, figlio del capostipite Paolo, le altre due sono i piloti che guidavano l’elicottero. I Rovagnati sono proprietari del Castello di Castelguelfo e di alcuni appezzamenti di terra nei dintorni della struttura, che Rovagnati era solito raggiungere quasi tutti i mercoledì dell’anno partendo in elicottero dalla sua abitazione di Biassono in provincia di Monza e atterrando nella sua proprietà. Ancora da capire se l’incidente sia avvenuto durante la manovra di atterraggio o nelle ultime fasi del volo prima della discesa.
L’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo ha disposto l’apertura di un’inchiesta a seguito dell’incidente che ha coinvolto l’elicottero e allertando un team investigativo che interverrà sul luogo dell’incidente per svolgere il sopralluogo operativo.
Amministratore delegato dell’omonimo marchio di prosciutti, Rovagnati si era sposato nel 2019, sua moglie è in attesa del terzo figlio. Al vertice dell’azienda di famiglia, 41 anni, la guidava assieme al fratello Ferruccio. Era l’erede di un’azienda nota in tutto il mondo, fondata nel 1941 in Brianza dal nonno Angelo Ferruccio Rovagnati. Oggi il marchio “re dei prosciutti” fattura oltre 300 milioni di euro l’anno, con oltre mille dipendenti attivi in 20 Paesi dalla Francia al Belgio, dalla Germania e Irlanda agli Stati Uniti dove nel 2020 era stato aperto – a Vineland in New Jersey – il primo stabilimento produttivo all’estero. Negli ultimi anni Rovagnati era sbarcato anche in Canada, Hong Kong, Messico, Singapore mentre il gruppo si era rafforzato con acquisizioni come quella dello storico marchio di affettatrici Berkel e di Pineider.
Una storia frutto della intuizione di Paolo Rovagnati, classe 1944, che lasciò gli studi per sostenere l’attività del padre, che in Brianza era produttore di burro e formaggi, reinventandola nel settore dei salumi. Senza voler sfidare il prosciutto crudo dei vicini emiliani, Paolo nel pieno del boom economico, convinse il padre a produrre salumi, lavorando su nuovi metodi di produzione per arrivare all’alta qualità anche per un prosciutto cotto, allora considerato un prodotto di livello mediamente inferiore.
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