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Elezioni Usa, altalena sondaggi e Stato-chiave la Pennsylvania

di Angelo Vitale -


Altalena dei sondaggi sempre in movimento circa le presidenziali Usa, molti analisti sostengono che quello tra Kamala Harris e Donald Trump sarà un duello fino all’ultimo minuto e all’ultimo voto. Un rilevamento di fine mese scorso ad opera del conservatore Wall Street Journal – per la prima volta – aveva dato la democratica a livello nazionale avanti di appena un punto, 48% a 47%, rispetto all’ex presidente, con un vantaggio più ridotto. A fine luglio, invece, Trump veniva dato in vantaggio di due punti in un testa a testa. Sondaggi nazionali, mentre negli Stati Uniti per vincere le elezioni bisogna arrivare al numero magico di 270 elettori del Collegio elettorale, eletti con il sistema del ‘winner takes all’, il vincitore anche per un pugno di voti prende tutto, nei singoli Stati.

E su questo fronte il tycoon repubblicano sarebbe ancora in vantaggio, secondo Nate Silver, il guru dei sondaggi diventato famoso in questi anni per aver azzeccato i pronostici elettorali. Trump avrebbe infatti il 52,4% di possibilità di vincere il Collegio Elettorale, circa il 5% in più del 47,3% di Harris.

In questo scenario fin qui comandato dall’altalena dei sondaggi, lo Stato-chiave potrebbe essere la Pennsylvania. Kamala Harris potrebbe perdere in quello Stato e poi prevalere in Georgia, Arizona e Nevada, raggiungendo il numero magico di 270, una ipotesi probabilmente remota. Perciò la bilancia si deciderebbe in uno Stato sempre conteso tra repubblicani e democratici: Trump vi vinse nel 2016, Biden lo sconfisse nel 2020. Uno Stato grande come tutta l’Italia settentrionale, attraversato dal contrasto tra centri urbani e aree rurali che vivono la disfatta delle tradizionali industrie del petrolio e del carbone. Con Philadelphia, sesta città più popolata degli Usa, che è a maggioranza afroamericana ma pure abitata da bianchi, ispanici e asiatici.


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