Economics: fine del mercato tutelato, ecco come non farsi fregare sulle bollette
Stangata multimilionaria per Eni ed Enel, sanzioni salate anche per altre quattro compagnie. L’Antitrust ha sanzionato per cinque e dieci milioni le due società a causa delle pratiche commerciali aggressive e dei nuovi prezzi imposti ai clienti nonostante lo stop del governo. Tutte le società coinvolte si sono difese promettendo ricorsi. Ma per le famiglie, la questione non è finita qui. Già, perché il 10 gennaio scade il termine del mercato tutelato per l’elettricità, finirà il 1 gennaio, invece, per il gas. E, a meno di non far parte della fascia di utenti deboli che beneficeranno del servizio a tutele graduali, si finirà tutti al mercato libero. Non cambierà nulla per chi ha già fatto lo “switch”. Per gli altri, sarà necessario valutare le offerte. Di partire per tempo, non saranno tutte uguali. Per non restare fregati occorre valutare bene le proprie esigenze e solo dopo firmare i contratti. E, magari, evitare di farlo affidandosi ai call center.
Quei furboni degli influencer mettono nei guai anche Meta. Che, da parte sua, farebbe davvero poco per tutelare i consumatori dalla pubblicità occulta che molti di questi personaggi digitali infilerebbero nei loro contenuti online. L’ultimo caso riguarda Asia Valente, nota al grande pubblico per una vecchia partecipazione al Grande Fratello. L’Antitrust l’ha accusata di aver fatto pubblicità a ristoranti e alberghi senza contrassegnare i video come promozionali. E Meta, casa madre di Facebook e Instagram, non avrebbe fatto nulla per tutelare gli utenti.
Il governo apre le braccia al rientro dei cervelli in fuga in Italia. Il viceministro all’Economia Maurizio Leo ha confermato che, in manovra, non ci sarà alcun rinvio alle norme finalizzate al ritorno in patria dei lavoratori altamente qualificati: “Confermo l’indirizzo dato dal Governo nelle scorse settimane: le nuove norme entreranno in vigore il 1 gennaio 2024, l’obiettivo al quale abbiamo lavorato con il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, è quello di salvaguardare i lavoratori ad elevata qualificazione che intendono rientrare in Italia, colpendo ulteriormente i diversi profili abusivi che nel corso degli anni si sono verificati”.
Torna alle notizie in home