Ecofin dà l’ok alle modifiche del Pnrr. Esulta Meloni: “Conferma della nostra serietà”
Tra tante chiacchiere, finalmente, una buona notizia per l’Italia: l’Ecofin ha dato l’ok alle modifiche al Pnrr presentate dal governo Meloni. Il piano, riveduto e corretto da Palazzo Chigi, è stato approvato dal consiglio dei ministri dell’Economia e delle Finanze dell’Unione. Per il Paese, adesso, è il momento di accelerare. Il piano, infatti, rappresenta la pietra d’angolo attorno a cui si costruiscono le ipotesi di crescita economica italiane già dall’anno prossimo. Per Giorgia Meloni è il secondo ok incassato sulle modifiche al Pnrr. E la premier, pertanto, esulta: “Dopo il parere positivo della Commissione europea, il Consiglio ha oggi approvato la revisione del Pnrr italiano, un altro grande risultato del Governo che conferma la serietà e l’efficacia del lavoro svolto in questi mesi. Intendiamo proseguire su questa strada, nella consapevolezza che il successo del nostro Pnrr è nell’interesse della Nazione e dei cittadini”.
Esprime soddisfazione anche il ministro Raffaele Fitto, delegato proprio alle politiche comunitarie. Per l’esponente del governo: “Si conclude in maniera positiva un lavoro intenso iniziato ad agosto e condotto con grande incisività ed efficacia dal Governo italiano in stretta collaborazione con la Commissione europea”. Fitto aggiunge: “La decisione del Consiglio di oggi riconosce e sancisce la qualità di quanto fatto. Quello di oggi è certamente un passaggio decisivo ed importantissimo ma non è un punto di arrivo. Il Governo, in costante collaborazione con la Commissione europea, è già a lavoro per l’attuazione del Piano rivisto, a partire dagli obiettivi previsti per la quinta rata la cui richiesta verrà presentata in tempi brevi”. L’Italia è in buona compagnia. Anzi, ottima. Difatti l’Ecofin ha deliberato il via libera alle modifiche dei piani proposti da altri dodici Paesi membri. Tra di loro c’è anche la Germania. La lista degli Stati membri riporta, inoltre, anche Belgio, Bulgaria, Croazia, Cipro, Finlandia, Grecia, Ungheria, Irlanda, Lettonia, Polonia e Romania.
Ora si fa sul serio. Sia per quanto riguarda il Pnrr sia per quanto concerne la riunione odierna dell’Ecofin. C’è da trovare la quadra sul Patto di stabilità. E quella è una sfida, se possibile, epocale almeno quanto quella di ricostruire l’Italia e l’Europa.
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