Politica

PRIMA PAGINA-Eccomi qua! Giorgia prende in giro gli assetati di gossip

di Giuseppe Ariola -


Questa settimana si chiuderà con un doppio appuntamento per il governo. Venerdì si terrà infatti sia il vertice di maggioranza tra la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e i vicepremier Antonio Tajani e Matteo Salvini che il primo Consiglio dei ministri post pausa estiva. Due appuntamenti resi tanto più attesi a seguito delle pieghe prese dal dibattito politico nelle ultime settimane, dalle nomine sul tavolo del governo, a partire da quelle della Rai, dall’esigenza ormai impellente di indicare a Ursula von der Leyen il nome del commissario europeo designato dall’Italia e dalla necessità di iniziare a intavolare la discussione sulla sessione di Bilancio ormai alle porte. Tutti dossier caldi insomma che dovranno essere affrontati con puntualità e che richiederanno anche qualche mediazione tra gli alleati di governo. Non è quindi probabilmente un caso che Giorgia Meloni sia già rientrata a Palazzo Chigi dove ieri, a proposito del nominativo da formalizzare alla presidente della Commissione europea, è stato avvistato anche Raffaele Fitto. Ad annunciare il proprio rientro a Roma è stata la stessa premier che, non senza una certa dose di ironia dovuta alle polemiche di cui si è reso protagonista qualche giornale per il solo fatto di non sapere dove si trovasse la presidente del Consiglio, con un video su X ha reso noto il rientro nella sede del governo. “Eccomi qua! Sono ricomparsa! Richiamate tutte le unità… sono a palazzo Chigi”, ha scherzato Giorgia Meloni prima di dirsi “grata per aver avuto la possibilità di riposare un po’, di ricaricare le batterie, di passare ovviamente un po’ di tempo con mia figlia” per poi assicurare di essere “pronta a proseguire il mio lavoro con ancora maggiore determinazione”. E di lavoro certamente la premier ne avrà da fare soprattutto nel corso del vertice di maggioranza dove i partiti di centrodestra dovranno trovare obbligatoriamente una sintesi tra le varie anime della coalizione per definire la rotta da seguire nei prossimi mesi senza rischiare incidenti. Innanzitutto, ci sarà da chiarire cosa fare, non certo a livello di governo ma sul piano parlamentare sul fronte del riconoscimento della cittadinanza ai figli degli immigrati rilanciata da Forza Italia. Lega e Fratelli d’Italia hanno prontamente espresso la loro netta contrarietà ricordando che il tema non fa parte dell’agenda di governo. Gli azzurri, dal canto loro, hanno però annunciato un’iniziativa parlamentare che potrebbe minacciare la tenuta della maggioranza, nonostante Antonio Tajani abbia precisato che non sussiste alcun rischio di un inciucio con il Pd e tantomeno nessun pericolo per il governo guidato da Giorgia Meloni. Di certo o Forza Italia, come probabile, tornerà sui suoi passi o l’unità della coalizione e, quindi, della maggioranza salteranno. Altra questione delicata riguarda poi il problema del sovraffollamento carcerario rispetto al quale si è fatto qualcosa con un decreto approvato appena prima della pausa estiva, ma che richiede senza dubbio ulteriori interventi. Non a caso Forza Italia ha effettuato una serie di visite nei vari penitenziari per verificare le condizioni delle strutture detentive. Anche su questo fronte la maggioranza non ha una visione comune ed è divisa tra chi propone misure atte a limitare la detenzione in determinati casi, a partire dalla carcerazione preventiva, come gli azzurri, e chi, sostenendo la necessità di assicurare la certezza della pena, vuole intervenire con l’edilizia penitenziaria che di certo non risolve il problema nell’immediato. C’è poi da affrontare il tema della legge di Bilancio che vede il centrodestra concorde su taglio del cuneo e riduzione del carico fiscale, diviso invece sul fronte pensioni tra la Lega che spinge per agevolare le uscite anticipate dal lavoro e Forza Italia che vorrebbe aumentare l’assegno per le minime. Su tutto però incombe una coperta che rischia di essere particolarmente corta il che, come sempre accade in questi casi, è un elemento che acuisce gli attriti invece di ridimensionarli.


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