Esteri

E’ scontro tra Stoltenberg e Putin sul ruolo della Nato

di Ernesto Ferrante -


Successo militare russo nella zona di Donetsk. “Il gruppo tattico Sud” ha avuto la meglio su due brigate ucraine vicino agli insediamenti di Kleshcheyevka e Kurdyumovka.

“Il gruppo tattico Sud che operava in collaborazione con l’aviazione e l’artiglieria ha colpito il personale e l’equipaggiamento della 24ma e della 93ma brigata meccanizzata ucraine: in totale il nemico ha perso fino a 110 militari e mezzi da combattimento di fanteria”, ha fatto sapere il portavoce militare Vadim Astafiyev citato dall’agenzia russa Tass.

Groznyj corre in soccorso di Mosca. Altri 3.000 combattenti ceceni verranno inviati sul campo di battaglia ucraino, secondo il loro leader Ramzan Kadyrov. Faranno parte di nuove unità del ministero della Difesa russo e delle forze della Guardia nazionale russa. A riportare la notizia è l’emittente britannica Sky News. “Loro hanno le migliori attrezzature e armi moderne. Inoltre, i ragazzi sono molto combattivi e molto motivati a raggiungere risultati”, ha dichiarato su Telegram Kadyrov.

Il segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg, ha detto ai media ungheresi che “l’Ucraina è più vicina che mai alla NATO e continueremo a sostenerla nell’attuazione delle riforme necessarie nel suo percorso verso l’adesione”. “Il futuro dell’Ucraina è nella NATO”, ha ribadito in un colloquio con Index.

“Al vertice NATO di quest’anno a Vilnius, ha aggiunto, gli alleati hanno concordato un programma di aiuti pluriennale per l’Ucraina per garantire la transizione dall’era sovietica alle attrezzature e agli standard NATO, nonché all’interoperabilità degli eserciti”.

“Gli alleati, ha concluso, hanno finora stanziato 500 milioni di euro per far fronte a necessità critiche, tra cui carburante, attrezzature mediche, attrezzature per lo sminamento e ponti di barche”.

“La Nato resta impegnata a contenere la Russia, sacrificando il popolo ucraino come vittima nella battaglia contro la Russia”, ha commentato oggi Dimitry Peskov, il portavoce del presidente russo Vladimir Putin, ripreso dalla Tass. Secondo Peskov, “la Nato considera la Russia un avversario”.

“La sua architettura, ha spiegato il portavoce del Cremlino in un briefing, è stata costruita in modo tale da essere, di fatto, un elemento di confronto e uno strumento di contenimento della nostra paese in un modo o nell’altro”.

Pertanto, a suo avviso, “qualunque cosa venga inventata lì, qualsiasi dichiarazione possa essere fatta, lo scopo principale dell’Alleanza resta proprio questo e per ora, non abbandona i suoi piani per contenere la Russia e, di fatto, di usare il popolo ucraino come agnello sacrificale nella lotta contro Russia”.

Per il presidente russo Vladimir Putin, “obiettivo dell’Occidente è quello di smembrare e saccheggiare la Russia”. La pesante accusa è stata lanciata in videoconferenza al Consiglio mondiale del popolo russo”.

Il segretario di Stato Usa Antony J. Blinken e il ministro degli Esteri norvegese Espen Barth Eide si sono incontrati oggi a Bruxelles a margine della riunione dei Ministri degli Esteri della NATO. Lo ha reso noto il Dipartimento di Stato Usa. Blinken si è congratulato con Barth Eide per la sua nomina.

Il Segretario e il Ministro degli Esteri hanno confermato il loro comune impegno nei confronti della NATO e della sicurezza transatlantica e hanno discusso ulteriori misure per sostenere gli ucraini.

Via libera del Consiglio Ue a ulteriori finanziamenti per l’addestramento delle forze armate ucraine nell’ambito di “Eumam Ucraina”. A comunicarlo è stato il Consiglio, specificando che tale supporto sarà garantito attraverso il Fondo europeo per la pace (Epf) e assumerà la forma di attrezzature e forniture letali e non letali necessarie, nonché di servizi a sostegno delle attività di formazione.

L’importo finanziario è aumentato di 194 milioni di euro, per un totale di 255 milioni di euro. L’obiettivo della decisione odierna, si legge, “è continuare a sostenere lo sviluppo delle capacità delle forze armate ucraine da parte dell’Eumam, sulla base delle esigenze di Kiev e tenendo conto della crescente portata e complessità del programma di formazione”. Ad oggi, più di 34mila soldati sono stati addestrati dal lancio della missione.

Il primo ministro finlandese Petteri Orpo ha annunciato che il suo paese chiuderà il suo ultimo valico di frontiera con la Russia, a seguito di un afflusso di migranti che Helsinki sostiene sia un attacco ibrido orchestrato dalle autorità russe. Il ministro dell’Interno Mari Rantanen ha chiarito che la chiusura entrerà in vigore nella notte tra mercoledì e giovedì e durerà fino al 13 dicembre.

La decisione della Finlandia è stata definita “irrazionale” dal vice ministro degli Esteri di Mosca, Alexander Grushko.

Budapest contro Bruxelles. “L’economia dell’Ue sta cadendo a causa di politiche ideologiche ed emotive, mentre è ormai chiaro che le sanzioni contro la Russia sono fallite. Stiamo negoziando il 12esimo pacchetto di sanzioni senza sapere quale danno economico causato all’Europa i precedenti pacchetti”, ha affermato il ministro degli Esteri ungherese, Peter Szijjarto, stando a quanto riportato dal portavoce del Governo, Zoltan Kovacs.

“L’Eurocamera aprirà un ufficio di rappresentanza a Kiev”, ha annunciato la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, illustrando i punti del memorandum d’intesa firmato con il presidente della Rada, il Parlamento ucraino, Ruslan Stefanchuk.

L’accordo prevede anche un’intensificazione delle relazioni bilaterali per “accelerare le pratiche di adesione dell’Ucraina all’Ue, parallelamente ai negoziati d’accessione”. “L’Ucraina sgombrerà qualsiasi dubbio sul fatto che non merita di far parte dell’Ue”, ha assicurato Stefanchuk ai giornalisti, sottolineando “l’importanza fondamentale di avere a Kiev una rappresentanza dell’Eurocamera”.


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