È quello di Trieste il mare più caldo del Mediterraneo
L’Italia in questi giorni è stretta in una morsa di calore intensa e fastidiosa, una situazione climatica che sempre più spesso negli ultimi anni interessa gran parte dell’Europa in conseguenza dell’anticiclone africano. Il mare Adriatico dopo un inizio di stagione molto piovoso e un rapido innalzamento delle temperature si è preso il primato di mare più caldo del Mediterraneo. La sua conformazione piccola e semichiusa e la sua bassa profondità hanno contribuito a far raggiungere temperature marine di 28 gradi con previsione di 29 proprio a ridosso della costa triestina, 3 o 4 gradi in più rispetto agli altri golfi italiani. Biologi stanno monitorando la Riserva marina di Miramare attenzionando lo sbiancamento dei coralli, sempre più in sofferenza, rilevando anche uno scarso ricambio di ossigeno causato dal recente passaggio delle mucillagini che nelle scorse settimane hanno invaso le acque da Trieste fino alla foce del fiume Tagliamento. L’OGS durante la consegna della Bandiera Blu alla spiaggia di Lignano Sabbiadoro ha specificato che queste grandi formazioni, viscose e gelatinose, non sono la conseguenza dell’inquinamento ma di altri fattori come le abbondanti piogge nei mesi di maggio e giugno. Le acque fredde dei fiumi affluendo con forza nel mare, già interessato dall’innalzamento della sua temperatura, hanno creato la combinazione perfetta per le formazioni di queste fastidiose mucillagini che dopo una settimana fortunatamente si sono diradate. I meteorologi prevedono per il fine settimana l’arrivo di un fronte freddo dalle Alpi, una rapida perturbazione che visto l’alta temperatura del mare potrebbe portare alla formazione di supercelle temporalesche, con venti forti e violenti temporali. Nelle prossime settimane l’anticiclone africano dovrebbe mollare la presa e spostarsi verso i Balcani.
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