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E’ l’anno dell’oro: in Italia un settore che tira

di Angelo Vitale -


E’ l’anno dell’oro. Nelle prossime settimane, secondo un focus di IntesaSanpaolo, potrebbe registrare nuovi record, fino a 3mila dollari l’oncia come massima estensione del movimento rialzista. Al momento, l’istituto di credito prevede un prezzo medio di circa 2.595 dollari nel quarto trimestre ritenendo probabile che verso fine anno possano verificarsi prese di profitto, una buona occasione di ingresso per investitori di lungo periodo.

Nel primo semestre 2024 le esportazioni del settore orafo italiano hanno superato i 7 miliardi di euro con una crescita del 48,8% in valore (pari a oltre 2,3 miliardi) e del 37,0% in quantità, pur in presenza di una domanda mondiale di gioielli in oro in calo del 10,2%.

Le materie prime, globalmente, stanno attraversando mesi complicati a causa di vari elementi di incertezza che gravano sulla domanda finale e di seri rischi politici e geopolitici. Da un lato, il rallentamento in importanti economie e le difficoltà del settore manufatturiero alimentano pressioni ribassiste su metalli ed energetici. Dall’altro lato, l’avvio di un ciclo di politica monetaria espansiva e l’attesa accelerazione della crescita mondiale verso fine 2025 alimentano ottimismo sulle prospettive di medio periodo. Per l’oro, stiamo vivendo nel migliore dei mondi possibili.

Un settore in buonissima salute, quello di questo metallo nel nostro Paese. Grazie a una crescita di 2,3 miliardi di euro, le esportazioni del settore orafo italiano superano i 7 miliardi di euro nei primi sei mesi del 2024 (+48,8% in valore; +37,0% in quantità). Gran parte della crescita è spiegata dal forte incremento di esportazioni verso la Turchia che sono passate da 368 milioni nel primo semestre 2023 a 2,7 miliardi di euro nello stesso periodo 2024. Il mercato turco diventa il primo mercato di sbocco per effetto anche di politiche all’importazione introdotte nel paese e agli effetti delle tensioni geopolitiche che rafforzano il ruolo di hub di questo mercato. Si consolida così il ruolo del settore orafo italiano nel contesto europeo: l’Italia copre infatti il 56% delle esportazioni dell’area Ue 27.


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