Politica

È fuga da Azione. Una nota del partito stana la Carfagna

di Lino Sasso -


Dopo Enrico Costa, Azione perde anche Maria Stella Gelmini, Mara Carfagna e Giusy Versace. Fuori dai gruppi parlamentari di Calenda finiscono, dunque, due senatori e due deputati. La notizia era nell’aria e da tempo si vociferava dell’insofferenza degli ex azzurri – tutti e quattro prima di aderire ad Azione aveva militato, anche con ruoli e incarichi di rilievo, in Forza Italia – nella formazione terzopolista. Ma l’apertura a sinistra di Calenda, verso quel campo largo che sembra esistere più nell’immaginario collettivo che nell’agone politico, visti anche i nuovi psicodrammi del Movimento 5 Stelle, ha dato il là a un progetto certamente in cantiere, ma che per qualcuno richiedeva ancora un po’ di tempo. Per trattare con altre formazioni politiche forse, o per studiare un’exit strategy. Sta di fatto che all’indomani del ritorno di Enrico Costa al gruppo parlamentare azzurro alla Camera, anche Maria Stella Gelmini e Giusy Versace lasciano Azione a Palazzo Madama, annunciando il proprio addio. Non trascorre il tempo di leggere le dichiarazioni della Gelmini, affidate a un comunicato stampa, che una nota di Azione bolla come “grave e incoerente passare dall’opposizione alla maggioranza a metà legislatura contravvenendo così al mandato degli elettori”, nel commentare l’addio delle due senatrici, ma anche quello della deputata Mara Carfagna che nulla aveva ancora formalizzato. Probabilmente un gioco tattico per tirare subito le somme invece di subire un lento, ma inesorabile, logoramento, fatto sta che la Carfagna, presa in contropiede, si vede costretta a confermare piccata di aver appreso “da una nota di agenzia di aver lasciato Azione”, ma soprattutto ad ammettere che si tratta di “una decisione che stavo maturando ma che sentivo il dovere di rendere pubblica in modi più seri e meno estemporanei”. Se da un lato Azione non si è voluta far cuocere a fuoco lento, dall’altro Carfagna ha però ammesso di essere già sull’uscio. Resta da vedere dove si collocheranno adesso le tre parlamentari che avrebbero già intavolato un dialogo con la quarta gamba del governo Meloni, Noi Moderati di Maurizio Lupi. Un’eventualità che non piacerebbe ad Antonio Tajani, già insofferente per la presenza di Lupi ai vertici di maggioranza. Ma, in fondo, spiegano fonti di centrodestra, i veti a un ritorno di Gelmini e Carfagna sono stati posti proprio dal segretario di Forza Italia.


Torna alle notizie in home