Attualità

E’ estate, il festival delle scuse

di Angelo Vitale -

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, presente sugli spalti di Trocadero per la cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici, si è alzato in piedi per salutare l'imbarcazione dell'Italia guidata dai due portabandiera, Gianmarco Tamberi e Arianna Errigo. Il Capo dello Stato sta assistendo alla cerimonia nonostante la pioggia incessante che lo ha costretto a indossare un poncho, Parigi, 26 luglio 2024./// Italian President Sergio Mattarella present in the stands of Trocadero for the opening ceremony of the Olympic Games, stood up to greet the Italian boat led by the two Italian flag bearers, Gianmarco Tamberi and Arianna Errigo. Mattarella is attending the ceremony despite the incessant rain that forced him to wear a poncho, in Paris, France, 26 July 2024. ANSA/ STRINGER


Sono tutte scuse, si dice. E se non sono scuse, richieste, date, ottenute o negate – senza vergogna -, sono giustificazioni. Altrimenti sono precisazioni, a volte in una lettera, ché quando uno comincia a scrivere, poi non si finisce più. Se non sono precisazioni, diventa tutto melassa, dove non si capisce da dove si era cominciato.

Il padre di Filippo Turetta dice al figlio pericolose sciocchezze, l’esclusiva del Tg1 porta la questione – signora mia! – sotto tutti gli ombrelloni. Pietà l’è viva o l’è morta? Non facciamo a tempo a rispondere che il padre dell’omicida si scusa. Entrano in gioco gli esperti, pure Crepet: Ti capiamo, mai hai pure tu le tue colpe.

Non si scusa Macron per stare sotto la tettoia mentre piove. La foto di Mattarella con i capelli scompigliati e il poncho di plastica come i turisti in Trentino non è potente come quella di Trump con l’orecchio esploso ma ce la ricorderemo. Con il presidente si scusa un atleta, già ci siamo scordati come si chiama. Questi atleti i giornali li chiamano per nome (Arianna, ecc) ma, dite la verità, non li conosciamo. Si scusano con “un miliardo di esseri umani offesi nella loro religione” gli organizzatori del via dei Giochi, si scusa con la moglie incazzata quello che ha perso la fede (l’anello, sic) nella Senna inquinata dove nessuno vuole gareggiare. Si scusano quelli eliminati, si scusano quelli che hanno vinto l’argento o il bronzo. Ma poi finiamo a prendercela già con gli arbitri, come su un campetto di Eccellenza.

Dalla Cina Giorgia Meloni scrive una lettera di precisazioni sulla Rai a Ursula von de Leyen, che fatica non poco a capire che Amadeus non è Mozart e poi si tappa il naso quando il suo segretario le racconta che in Italia la tv di Stato ci ha riservato pure lo “scandalo flatulenze”.

Anche sulla questione della riforma del calcio si scrivono lettere, pare. Ma non fatecelo giurare. E Sinner che fine ha fatto? Si è fidanzato, e l’Italia gli ha messo il broncio. Però Gabriella Pession (non diteci che non sapete chi sia) ci fa sapere che suo figlio è “un piccolo Sinner”: il Grande Capo Estiqaatsi annuisce, fa troppo caldo.

Ci vorrebbe un supereroe, per risollevarci. Ce l’abbiamo. Ma l’avete vista la tuta di Maduro? Lo ha fatto vincere.


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