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Draghi a Strasburgo: Diventeremo meno sicuri e liberi di decidere il nostro destino

di Angelo Vitale -


“Siamo tutti ansiosi per il futuro dell’Europa. Nel tempo diventeremo inesorabilmente meno sicuri e meno prosperi, quindi meno liberi di decidere del nostro destino. Il rapporto non riguarda solo la competitività, ma il futuro dell’Europa”. Lo dice l’ex presidente della Bce Mario Draghi, presentando il suo rapporto sul futuro della competitività dell’Europa agli eurodeputati, a Strasburgo.

Il 24 luglio scorso, la Commissione Europea aveva deciso nel collegio dei commissari prima della pausa estiva, di estendere fino al 30 settembre il contratto di consulenza, non retribuito, dell’ex presidente della Bce Mario Draghi. L’estensione, come “consigliere speciale alle dirette dipendenze della presidente e amministrativamente collegato a Idea (Inspire, Debate, Engage and Accelerate Action)”.

L’esecutivo aveva anche deciso di “continuare a mettere a disposizione di Draghi un gruppo centrale che lo sostenga nel suo lavoro durante il suo mandato e, se del caso, altri esperti”. stabilendo che Draghi e la sua squadra “continueranno a beneficiare di uffici all’interno dei locali assegnati a Idea”.

Stamattina, Ursula von der Leyen, presentando i nuovi vicepresidenti aveva detto: “Abbiamo dissipato i vecchi rigidi tubi della stufa, questa è una delle principali raccomandazioni del rapporto Draghi. Rafforzare la nostra sovranità tecnologica, sicurezza e democrazia. Costruire un’economia competitiva, decarbonizzata e circolare, con una transizione equa per tutti. Progettare una strategia industriale audace con innovazione e investimenti al centro. Rafforzare la coesione e le regioni europee. Sostenere le persone, le competenze e il nostro modello sociale”. Un modo di leggere “il nostro destino” in perfetta linea con l’ex presidente della Bce.


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