Dossieraggio, Giovanardi: il governo risponda alle interrogazioni e faccia chiarezza
Lo scandalo del dossieraggio, Carlo Giovanardi: “il governo risponda alle interrogazioni e faccia chiarezza”.
di CARLO GIOVANDARDI
Avendo svolto per cinque anni in due diversi governi il ruolo di Ministro per i rapporti con il Parlamento, tra i cui compiti istituzionali c’era e c’è ancora quello di curare le risposte alle interrogazioni e interpellanze di Deputati e Senatori, penso di conoscere bene le regole del gioco democratico.
Ricordo questa mia vecchia competenza leggendo della richiesta del Ministro della Difesa Guido Crosetto perché venga fatta piena luce su presunti dossieraggi contro politici e manager, effettuati dai soliti presunti apparati deviati dello Stato.
Aggiungo, per passare dalla teoria alla pratica, cosa accade nella realtà quando si ha a che fare con i presunti Servizi deviati. Comincio dal marzo 2018 quando come Senatore in carica, assieme al collega Maurizio Gasparri, presentammo una interrogazione scritta al Governo per conoscere, sulla base di atti giudiziari, come fosse possibile che tal Giuliano Michelucci, ex finanziere che si spacciava per agente dei servizi segreti, millantando credito e spillando così decine di migliaia di euro ad imprenditori per risolvere loro problemi di interdittive antimafia, avesse svolto un continui ruolo informativo per un vero uomo dei servizi, tal Silvio Baldascini, a cui aveva riferito ” informazioni riservate ” su Pier Luigi Boschi, padre dell’allora Sottosegretario Maria Elena Boschi.
Nella interrogazione scrivevamo poi: durante l’ interrogatorio davanti ai Magistrati , Michelucci a domanda risponde “in qualche altra occasione ho fornito ai Servizi Segreti, in persona del mio referente Baldascini, informazioni su esponenti politici italiani, tra cui l’ On Carlo Giovanardi di Modena, in relazione ad una vicenda giudiziaria che aveva coinvolto la Baraldi spa, senza sapere che utilizzo ne sia stato fatto”.
Nella legislatura successiva analoga interrogazione venne presentata dal Senatore Gaetano Quagliariello, e poiché’ non aveva avuto riscontro, incontrai a Roma il Sottosegretario con Delega ai Servizi Franco Gabrielli, che mi rassicurò circa una doverosa sollecita risposta.
Finita anche quella legislatura in cavalleria senza nessun esito, nella presente è stato nuovamente il Sen. Maurizio Gasparri, Vicepresidente del Senato, a presentare di nuovo l’interrogazione, sino ad ora con lo stesso nullo risultato delle precedenti.
Naturalmente ho più volte sollecitato la Segreteria Generale di Palazzo Chigi perché il Governo risponda alle interrogazioni di Gasparri e sono in fiduciosa attesa che questo avvenga.
Sono convinto infatti che questa potrebbe essere un ottima occasione non soltanto per dare una risposta esaustiva alle sacrosante preoccupazioni del Ministro della Difesa ma anche per chiarire autorevolmente e pubblicamente davanti al Parlamento o nell’ambito della risposta ad un atto di sindacato ispettivo lo stato dell’arte sulle corrette attività dei Servizi Segreti, che devono giustamente rimanere riservate, da loro viceversa intollerabili straripamenti di potere.
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