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Doping Sinner, la Wada ha ancora tempo per presentare il ricorso

di Martina Melli -


Neanche adesso che è numero 1 al mondo, che ha vinto gli Us Open e che ha riscritto la storia del tennis italiano, può rilassarsi, il nostro caro Sinner. Il campione infatti non è ancora uscito dalla rognosa vicenda doping. Ripercorriamo i fatti: a marzo, tra chi gridava allo scandalo, l’atleta altoatesino risultò due volte positivo al Clostebol, un derivato dal testosterone utilizzato dagli atleti della Germania Est tra gli anni ’60 e ’80. Il 19 agosto poi, grazie all’assoluzione dell’International Tennis Integrity Agency (Itia), sembrava fosse tutto risolto, e invece no. L’Agenzia Mondiale Antidoping (Wada), nonostante la sentenza dettagliata di circa 50 pagine, ha richiesto ulteriore documentazione all’Itia e, per questo motivo, secondo i comma 13.2.3.5 del Codice Antidoping, ha ancora tempo per presentare ricorso.
I 21 giorni per fare appello infatti hanno ricominciato a decorrere dal momento in cui l’agenzia ha ricevuto il materiale aggiuntivo.
Il portavoce James Fitzgerald ha confermato che l’agenzia sta attualmente esaminando i nuovi documenti e che il termine per il ricorso è iniziato solo la scorsa settimana.
Dunque, ci vorranno ancora circa dieci giorni o due settimane per una decisione definitiva. Nel frattempo, il Tribunale Arbitrale dello Sport (Tas) di Losanna ha dichiarato di non aver ricevuto alcun ricorso da parte della Wada su questo caso. Se la Wada dovesse presentare ricorso, il Tas sarebbe obbligato ad avviare il procedimento e a quel punto ci vorrebbero altri mesi per chiudere finalmente questa brutta storia.


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