Donald Trump parla a New York dopo la condanna
Donald Trump
All’indomani della sentenza di colpevolezza emessa nel processo per il caso ‘Stormy Daniels’, Donald Trump chiama a raccolta i suoi e inscena un nuovo show. Teatro della performance è la Trump Tower sulla Quinta Strada a New York, nel cuore di Manhattan, dove l’ex presidente americano è stato accolto da una folla di sostenitori. Il Tycoon ha annunciato di voler ricorrere in appello contro un verdetto “molto ingiusto” e ha definito il giudice Juan Merchan come “fortemente controverso”. “Se possono fare questo a me, possono farlo a chiunque”, ha detto Trump. “Ora sono sotto un’ordinanza restrittiva cui nessuno è mai stato sottoposto: nessun candidato alla presidenza è mai stato sottoposto a un ordine di non parlare prima d’ora. Sono sotto un ordine di silenzio, un brutto ordine di silenzio, per cui ho dovuto pagare migliaia di dollari di penalità e sono stato minacciato di arresto”, ha affermato. Poi ha aggiunto che “Tutto questo è opera di Biden e dei suoi, forse più dei suoi perché non so quanto ne sappia Biden, non so quanto ne sappia di qualunque cosa; ma tuttavia è il Presidente e dobbiamo usare il suo nome, e tutto questo è stato fatto a Washington e non si è mai visto niente di simile”. Trump, inoltre, lega le vicende processuali alle prossime elezioni, che sarebbero legate al fatto che “Io sono il candidato favorito, e di molto, e sto portando i Repubblicani alla vittoria”. “Sono pronto a fare tutto quello che devo fare per salvare il Paese e la Costituzione” e “continuerò a combattere”, ha ribadito, dicendo alla folla di sostenitori presenti che “viviamo in uno Stato fascista”. Tra le sue parole riecheggia la data del 5 novembre, quella dell’Election day, che definisce “Il giorno più importante della storia del nostro Paese” concludendo la conferenza stampa durata circa 40 minuti, nel corso della quale Donald Trump ha più volte citato lo slogan delle sue campagne elettorali, “Make America Great Again”.
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