Domenica il Papa al balcone del Gemelli per l’Angelus, le dimissioni e il via di 2 mesi di convalescenza
L’Angelus del Papa di domenica dovrebbe – per la sesta domenica – arrivare in forma solo scritta. E’ stato questo l’orientamento diffuso nella serata di ieri dalla Sala stampa della Santa Sede per domenica dopo le indiscrezioni diffuse pochi minuti prima dall’Agi e rimbalzate nelle redazioni. “Potrebbero esserci aggiornamenti” nella giornata di oggi, riferiva l’Adnkronos. Che sono arrivati questa mattina: “Papa Francesco ha intenzione di affacciarsi dal Policlinico Agostino Gemelli di Roma per un saluto e una benedizione al termine dell’Angelus di domani che verrà distribuito in forma scritta come nelle scorse settimane”.
Nel pomeriggio, l’annuncio delle dimissioni: “Domani il Santo Padre è in dimissione, tornerà a Santa Marta”. Lo ha detto il professore Sergio Alfieri, che coordina il team di medici che ha preso in cura Papa Francesco da quando 37 giorni fa è stato ricoverato al Policlinico Gemelli di Roma, durante un briefing con la stampa. “Il Santo Padre al momento del ricovero si presentava con una insufficienza respiratoria acuta dovuta ad una infezione polimicrobica – ha aggiunto Alfieri – Quindi virus, miceti e batteri. Questi hanno determinato una polmonite bilaterale severa che ha richiesto un trattamento farmacologico combinato. Durante il ricovero del Santo Padre hanno presentato due episodi molto critici nei quali il Papa è stato in pericolo di vita. Le terapia farmacologiche, l’ossigeno ad alti flussi, e la ventilazione meccanica non assistita hanno fatto registrare un lento e progressivo miglioramento facendo uscire il Santo Padre dagli episodi più critici”.
Per il pontefice “c’è la prescrizione di continuare parzialmente le terapie farmacologiche che dovrà ancora effettuare per molto tempo per via orale ed è molto importante la raccomandazione di un periodo di riposo in convalescenza per almeno due mesi”.
Le indiscrezioni di ieri
L’Agi aveva pubblicato infatti ieri pomeriggio un video che mostrava come alcuni tecnici, accompagnati dagli uomini della Gendarmeria vaticana, provvedessero a prendere le misure alla base della finestra-balcone della stanza al decimo piano del Policlinico Gemelli ove papa Francesco è ricoverato dal 14 febbraio scorso a causa delle sue precarie condizioni respiratorie sfociate in una polmonite bilaterale.
L’Agi ipotizzava che il sopralluogo tecnico fosse stato effettuato per ideare la realizzazione di una pedana che potesse ospitare il pontefice durante un breve saluto ai fedeli che, a centinaia, arrivati da tutto il mondo, da settimane si alternano nel cortile del Policlinico Gemelli in preghiera per la sua guarigione.
Ieri sera, quindi, la precisazione del Vaticano che apre però a possibili aggiornamenti e in qualche modo conferma che è in corso una valutazione di tempi, modi e durata di un saluto del pontefice ai fedeli. Una ulteriore indiscrezione è fondata sull’ipotesi che su quella uscita all’esterno possa essere allestita una protezione dietro la quale il pontefice, pur mostrandosi alla folla, possa mantenersi riparato dalle condizioni atmosferiche esterne.
La sua più recente apparizione “mediatica” durante tutto questo lungo periodo di degenza che ha superato da oltre una settimana il mese di ricovero, è stata quella del 16 marzo quando Bergoglio ha concelebrato la Santa Messa nella cappella privata del suo appartamento al decimo piano del Policlinico Gemelli. Un evento che è stato documentato con una foto diffusa dalla Sala Stampa della Santa Sede e che mostrava il pontefice seduto su una sedia a rotelle, indossando una stola viola, tipica dei paramenti liturgici quaresimali.
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