Attualità

Il legame tra documentari e cultura: se ne parla al Taff Rome

di Giovanni Vasso -


L’importanza dei documentari per promuovere la cultura in Italia e non solo: se ne parlerà domani sera, nella Sala delle Colonne della Galleria nazionale d’arte moderna in un incontro che si propone di fare il punto della situazione sullo stato dell’arte nel settore documentaristico legato all’arte e non solo. L’appuntamento è per le ore 18 e rappresenterà uno dei panel più interessanti della serata di chiusura della prima edizione del Taff Rome, il The Art Film Festival di Roma. L’iniziativa è stata curata e organizzata da Simona Garibaldi, Ceo di Lilium Distribution (casa di produzione fondata proprio da Garibaldi nel 2005 e specializzata in produzioni tv e documentari) che modererà il dibattito. A cui prenderanno parte esponenti del mondo televisivo e della cultura, dalla Rai fino al Louvre di Parigi passando per produttori e creativi. Al tavolo, con Garibaldi, ci saranno Silvia De Felice, attualmente Capo progetto dei programmi di arte e letteratura di Rai Cultura, tra cui Art Night, Sophie Guyon, Head of Audiovisual Production and Film Department del Museo del Louvre nel 2023 per dirigere il dipartimento di produzione audiovisiva e cinema, Maria Cristina Lacagnina, Media Desk Laureata in Restauro dell’Architettura all’Università Sapienza di Roma che da 14 anni si occupa di finanziamenti dell’UE per i settori culturali e creativi. Poi ci saranno Patrick Hörl, founder and Managing Director è il fondatore e amministratore delegato di Autentic, una società leader nel settore della produzione e della distribuzione di documentari e Roberto Pisoni, Senior Director Sky Entertainment Channels, con la responsabilità di definire l’offerta di contenuti, lineare e non lineare, e gestire i canali di serie, intrattenimento e cultura di Sky.

Simona Garibaldi ha presentato l’iniziativa riferendo le ragioni che legano, in maniera salda e indissolubile la forma cinematografica e televisiva del documentario al mondo della cultura: ““Il documentario, per sua natura, è la forma audiovisiva che più immediatamente risponde ai cambiamenti della società e si adatta all’innovazione tecnologica che ha trasformato e frammentato le possibilità di fruizione. Anche il reperimento delle risorse economiche deve rispondere a questa spinta innovativa, che ha già caratterizzato l’espressione artistica, rendendo necessaria una diversificazione delle fonti di finanziamento”. Quindi promette: “Nel nostro incontro approfondiremo l’aspetto artistico e culturale e la moltiplicazione delle modalità di accesso ai contenuti che rendono necessaria la collaborazione di tutti i soggetti coinvolti fin dalle fasi dello sviluppo”.


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