Ambiente

Diario di Montagna – Trekking per tutti: i primi passi

di Paolo Consoli -


Pensare a come ho cominciato a fare trekking mi fa sorridere. È stato tutto molto spontaneo, quasi “primitivo”. Ero stressato, desideravo passare del tempo nella natura e ho fatto una cosa semplicissima: ho cercato su Facebook “Trekking Lazio”. Sono spuntate centinaia di pagine. Ho scritto all’amministratore della prima che ho trovato, lui mi ha aggiunto a un gruppo WhatsApp, e così ci siamo dati appuntamento per la domenica.
Se vuoi davvero iniziare qualcosa, le vie del Signore sono infinite. Ma se parliamo di trekking o escursionismo, un consiglio importante è questo: inizia con un gruppo.
La montagna richiede un minimo di preparazione per essere goduta al meglio. Un gruppo organizzato ti offre non solo esperienza, ma anche sicurezza. Ad esempio, il meteo: sembra una banalità, ma basta sentir freddo per rovinarti l’intera giornata.
Un gruppo ha tutto calcolato: orari di partenza, rientro, soste, e spesso conosce punti d’interesse nascosti che da solo non scopriresti mai. Ma la sicurezza è davvero l’aspetto cruciale.
Io, prima di fare escursioni da solo, ho partecipato a 2-3 uscite di gruppo. Solo dopo ho iniziato con sentieri brevi e semplici. Ricordo che all’inizio mi sentivo insicuro: entrare troppo nel bosco, salire troppo in alto, attraversare punti esposti… mi metteva a disagio.
Le escursioni guidate costano 15-20 euro: non essere tirchio. Affidarti a persone esperte ti permette di imparare tanto e di vivere un’esperienza serena.
Oggi, dopo un anno di pratica, faccio escursioni anche di 20 km con dislivelli importanti (1000-1500 metri). Certo, mi perdo e sbaglio ancora, ma ora ho sviluppato attenzione al percorso. Se sbaglio sentiero, so come tornare indietro e ritrovare i punti di riferimento.
Un errore comune da principiante? Non fare caso al sentiero mentre percorri il sentiero. Paradossale. Ora so quanto sia importante osservare l’ambiente e memorizzare dettagli per non ritrovarsi spaesati. Una cosa buffa che mi è successa quando ho iniziato a fare trekking è che non ho controllato l’età media del gruppo con cui mi stavo iscrivendo. Immaginatevi: avevo 28 anni e mi sono ritrovato in mezzo a un gruppo di 15-20 persone, dove il più giovane aveva 55 anni! Mi viene ancora da ridere a pensarci. A lungo andare, diciamolo, può logorare un po’ sia la socializzazione che l’autostima. Ma hey, avevo già pagato la tessera, quindi chissenefrega: mi sono fatto qualche escursione con loro.
Alla fine, qualcosa di buono ne è uscito. Mi ricordo che ho pure rimediato qualche lavoretto sui social per qualcuno del gruppo. Però, col senno di poi, posso dire che è importante scegliere di andare in montagna con persone con cui hai qualcosa in comune: un’età simile, interessi condivisi, o almeno una visione simile dell’escursione.
Quando vai alla cieca, rischi di trovarti in situazioni poco piacevoli. Mi è capitato con gruppi troppo numerosi, dove c’erano persone che parlavano incessantemente, restavano indietro… ma così indietro che sembrava facessero un’altra escursione! E lì ti scatta il nervoso: “Che palle, oh!”.
Insomma, trekking sì, ma scegli bene la compagnia: ne va della tua esperienza e della tua pazienza!
Non importa se pensi di fare una semplice passeggiata o una vera escursione: non sottovalutare mai l’importanza delle scarpe giuste. Fidati, i tuoi piedi saranno il tuo miglior alleato in montagna, e basta poco per capire quanto sia fondamentale proteggerli.
Prendere una storta dolorosissima è un attimo: basta appoggiare male il piede su una roccia instabile, scivolare su del brecciolino o, semplicemente, farsi fregare dalla stanchezza che abbassa l’attenzione. Una caviglia fuori gioco può rovinarti la giornata… o immobilizzarti per un mese!
Ricordo ancora una delle mie prime escursioni lunghe sul Monte Velino: 20 chilometri con 1100 metri di dislivello. Al ritorno, prendevo una storta ogni 4-5 passi! Fortunatamente, indossavo un paio di scarpe da trekking da 350 euro (letteralmente volavo: zero dolori, zero problemi).
Ovviamente, non serve svuotare il portafogli per iniziare. Il mio consiglio è semplice: vai da Decathlon e prendi un paio di scarpe da trekking decenti, intorno ai 50-80 euro. È il miglior investimento che puoi fare, sia per il comfort sia per la sicurezza.
E ricorda: i piedi ti servono… cosi ho cominciato, affidandomi a qualcuno che ne sapeva più di me, un trucco che si può applicare in quasi tutti i campi della vita.


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