Attualità

Detrazioni, stretta per i redditi medio-alti

di Giuseppe Ariola -


La legge di bilancio appena approvata introduce una rimodulazione del sistema delle detrazioni fiscali, determinando una stretta per i redditi medio-alti, ovvero quelli superiori a 75.000 euro, e favorendo le famiglie attraverso l’adozione di un principio di quoziente familiare, pensato per contrastare l’inverno demografico.

Per i contribuenti con redditi superiori a 75.000 euro, la nuova normativa prevede un calcolo delle detrazioni basato su un importo base, variabile in funzione del reddito, e su un coefficiente determinato dalla composizione familiare. L’importo base è fissato a 14.000 euro per redditi fino a 100.000 euro, e a 8.000 euro per redditi superiori a tale soglia.

Il coefficiente di calcolo varia in base al numero di figli presenti nel nucleo familiare:
• 0,50 se non ci sono figli,
• 0,70 con un figlio,
• 0,85 con due figli,
• 1,00 con più di due figli o almeno un figlio con disabilità accertata.

Nel calcolo delle detrazioni sono escluse alcune categorie di spese: spese sanitarie detraibili, somme investite in start-up innovative e in piccole e medie imprese innovative. Queste esclusioni si applicano sia ai redditi compresi tra 75.000 e 100.000 euro, sia a quelli superiori.

Con queste modifiche, l’obiettivo dichiarato del governo è quello di orientare il sistema fiscale verso un maggiore sostegno alle famiglie con figli, incentivando le nascite e riducendo l’impatto delle detrazioni sui redditi più alti. Tuttavia, la misura introduce una significativa penalizzazione per chi supera la soglia dei 75.000 euro, con un sistema che premia i nuclei familiari numerosi o con figli disabili.


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