Delprato va pure in porta, Osimhen va in Turchia per non sparire dal calcio giocato
Foto dal sito web del Parma Calcio
Enrico Delprato non ha ancora compiuto 25 anni e gioca a calcio da quando era in terza elementare. In un’ideale enciclopedia finale della Serie A di quest’anno, ove mai fosse pensata e scritta con contenuti che non siano dedicati solo allo spettacolo del calcio e al suo business, il terzino del Parma merita un posto per tutti i minuti del secondo tempo del match della terza giornata tra il Napoli e la sua squadra allo stadio Maradona che ha passato tra i pali della porta della sua formazione, dopo l’espulsione del portiere titolare e l’impossibilità di far entrare dalla panchina altri calciatori.
Indossando una maglia più larga del suo fisico, Delprato sembrava in tv più piccolo del suo metro e 83 centimetri. Era entrato in campo nel primo tempo dalla panchina per sostituire un compagno infortunato e ha speso tutto il tempo prima del triplice fischio finale a giocarsela tutto, lanciandosi a tentare di non far entrare in porta anche le palle dei due gol che, con Lukaku e Anguissa, hanno permesso al Napoli di ribaltare la partita.
Uno dei calciatori emergenti del calcio nazionale, cresciuto nei pulcini dell’Atalanta abituata a vivai attenti, che ha avuto anche quattro esperienze nelle formazioni laterali della nostra Nazionale.
In quel match, a suo modo, un protagonista. Nella squadra contro il suo Parma mancava un calciatore che nel capoluogo campano era diventato in quattro anni il numero uno idolatrato da tutti. Victor Osimhen, chissà quel giorno dov’era, messo fuori rosa dalla società di Aurelio De Laurentiis e dal suo nuovo allenatore Antonio Conte. Oggi, “finalmente” ceduto almeno in prestito al turco Galatasaray dopo sei mesi di quelli che il sito web Il Napolista elenca come “incontri, contatti, fumate grigie, nere, bianche, a pois per partorire un rinnovo, che alla lunga è diventato un aborto”.
Il calcio che continua a cambiare. Enrico Delprato continua a crederci, come ci credeva 20 anni fa quando ha cominciato a tirar calci a un pallone.
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