Politica

Decreto Carceri, dopo l’ok della Camera il provvedimento è legge

di Lino Sasso -


L’Aula di Montecitorio ha approvato il decreto Carceri che aveva già passato il vaglio del Senato. Il provvedimento, che la scorsa notte ha ricevuto anche l’ok alla fiducia posta dal governo, dopo il voto finale alla Camera entra dunque definitivamente in vigore. In entrambi i rami del Parlamento l’iter di approvazione del testo che porta la firma del Guardasigilli Nordio è stato accompagnato da un acceso confronto tra maggioranza e opposizione, nonché da uno scambio di accuse senza dubbio fisiologico, ma altrettanto certamente dovuto al merito del provvedimento oltre che all’ordinario confronto tra le forze di governo e quelle di minoranza. Come sempre quando si affrontano temi legati al settore della giustizia, anche nel corso della discussione sul Decreto Carceri, a farsi spazio nella discussione e nella dialettica parlamentare sono stati temi relativi al modo di intendere il funzionamento dell’apparato giudiziario. Se da un lato si è tentato di porre l’accento sul problema del sovraffollamento carcerario e sul dramma dei suicidi che si registrano nei penitenziari, dall’altro si è puntato il dito contro lo strumento della custodia cautelare che fa aumentare in maniera considerevole il numero dei detenuti, oltretutto in mancanza di una sentenza definitiva. E la questione non ha riguardato esclusivamente il confronto tra maggioranza e opposizione, ma il più ampio dibattito tra garantisti e giustizialisti. Al Decreto Carceri sono stati infatti presentati ordini del giorno sulla custodia cautelare anche dall’opposizione, come nel caso della proposta – approvata – del deputato di Azione Enrico Costa con il quale si impegna il governo a rimodulare le norme sulla carcerazione preventiva sulla base di “un puntuale bilanciamento tra presunzione di non colpevolezza e garanzie di sicurezza”. Ovviamente nel corso della discussione si è fatto da più parti e a più riprese il nome dell’ex governatore Giovanni Toti il cui caso è oggettivamente emblematico nella piega che ha assunto la discussione sul decreto carceri.


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