De Luca furioso azzanna Schlein: “Volgare radical senza chic”
VINCENZO DE LUCA POLITICO
De Luca furioso, anzi furiosissimo. Il governatore della Campania azzanna, senza nemmeno nominarla, la segretaria del Partito democratico Elly Schlein. Colpevole di aver silurato il figlio Piero dalla vicepresidenza del gruppo dei deputati dem. A De Luca bastano poche parole per scatenare un putiferio. Che, dai social, s’è immediatamente propagato fino alle segreterie politiche nazionali. “In politica, come nella vita, non c’è nulla di più volgare dei radical-chic senza chic”. Una frase che non ammette repliche e scava un fossato profondissimo tra Vincenzo De Luca e l’attuale dirigenza democratica. E che, in vista delle prossime elezioni regionali in Campania, può trasformarsi in un fatto più che nuovo per la politica.
Già, perché non è un mistero che Elly Schlein, a De Luca, gliel’abbia giurata già dai tempi della corsa alla segreteria. E lo ha fatto proibendo, all’ex sindaco di Salerno, il sogno di un terzo mandato da governatore della Regione. Elly non ha utilizzato parole dolcissime per galvanizzare la sua base che poi le ha decretato un’inaspettata vittoria ai gazebo dem: “Estirpiamo cacicchi e capibastone”. Contestualmente, proprio sui territori, Schlein s’è affidata a Sandro Ruotolo, ex senatore eletto nel 2020 alle Suppletive in area “arancione”, ai tempi degli ultimi scampoli del secondo mandato da sindaco di Luigi de Magistris. Non certo un “amicone” di De Luca. Che, dal punto di vista strategico, resta l’ultimo ostacolo al matrimonio campano tra Pd e M5s. Si sarebbe già dovuto celebrare nel 2020, con la candidatura unitaria dell’ex ministro per l’Ambiente Sergio Costa, poi naufragata.
I rapporti adesso, sono ufficialmente rotti. Ammesso e non concesso che siano mai esistiti tra De Luca e l’attuale estabilishment attorno a Schlein. Che, per inciso, sta già rischiando di perdere ampi pezzi del suo partito che le rimproverano una linea troppo sbilanciata a sinistra.
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