Politica

Autonomia, De Luca s’infila il coltello tra i denti e promette battaglia

di Cristiana Flaminio -


Vincenzo De Luca torna a tuonare sull’autonomia e preannuncia il referendum. Il governatore della Campania, nel consueto incontro social del venerdì pomeriggio, il primo dopo la pausa estiva, redige l’agenda politica della Regione e chiama in causa il governo: “Sull’autonomia differenziata si va verso il referendum e noi, dopo il mese di settembre quando completeremo la raccolta delle firme, faremo una proposta di legge come Regione Campania al Parlamento nazionale, per far venire allo scoperto tutti”. Ma non basta ancora: “E’ continuato il racconto sul Sud straccione, inefficiente e parassitario. Basta. Noi faremo una proposta per dire ai nostri amici del Centro e del Nord: diamo armi pari a tutti i cittadini italiani, le stesse risorse per ogni cittadino. Poi vediamo chi è capace di amministrare e chi no”. De Luca s’infila il coltello tra i denti e promette: “Ci batteremo per cancellare questo racconto insopportabile che si fa sulla Campania, sempre fatto di caricatura, di ignoranza, di gente che non legge e studia niente. Faremo una bella campagna di comunicazione per spiegare a tutti gli italiani in quali campi siamo i primi in Italia, come nell’informatica e per quanto riguarda il Cup, che noi abbiamo fatto due anni fa e in Lombardia lo stanno facendo adesso e devono ancora collaudarlo”.
Sulla battaglia contro l’autonomia differenziata, ha rivendicato il governatore Vincenzo De Luca, “siamo stati all’avanguardia in Italia e oggi tutti si rendono conto che, almeno per quanto riguarda sanità pubblica e scuola pubblica, rischiamo di portare l’Italia in un disastro”. De Luca ha aggiunto: “Sto girando per l’Italia nelle città del Nord, sto parlando della nostra posizione. La nostra linea è di difesa piena dell’autonomia, del decentramento dei poteri, ma non della rottura dell’unità nazionale. La nostra linea sulla quale pensiamo di unire Nord e Sud è burocrazia zero, questo è quello di cui ha bisogno l’Italia. Noi siamo contro il burocratismo nazionale, il centralismo nazionale, siamo per la difesa vera dell’autonomia, ma siamo anche per difendere l’unitarietà dei grandi servizi di civiltà: sanità e scuola pubblica”.


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