Esteri

Dal valico di Rafah in Egitto stranieri e palestinesi feriti

di Angelo Vitale -


Dal valico di Rafah che ha riaperto, l’arrivo in Egitto di centinaia di cittadini stranieri e con la doppia cittadinanza liberati nella Striscia di Gaza. E’ il risultato di una mediazione del Qatar fra Egitto, Hamas e Israele, in coordinamento con gli Stati Uniti, come riferisce The Guardian. Tra loro, come racconta l’Afp, anche cittadini palestinesi feriti. In totale, oltre 500 le persone in transito dal valico di Rafah.

Intanto, i militari israeliani rendono noto di aver attaccato più di 11mila obiettivi nella Striscia di Gaza dall’inizio della guerra, dopo lo scorso sette ottobre. Fra gli obiettivi colpiti, ci sono anche postazioni di comando di Hamas. Ieri le forze israeliane hanno colpito anche il campo profughi di Jabalia, nel nord della Striscia dove, secondo Idf, si sarebbero nascosti terroristi di Hamas, nascosti in un edificio a più piani vicino a una scuola, un ambulatorio e un ufficio dell’amministrazione locale. Nell’attacco è morto il comandante di Hamas Ibrahim Biari, coinvolto nell’attacco contro Israele del 7 ottobre. Hamas non conferma, indicando che sette ostaggi sono stati uccisi nei raid di Israele contro il campo profughi di Jabalia, secondo quanto riferito dalle brigate al Qassam, ala militare di Hamas.

Dall’Iran, un richiamo alla guerra di religione: “Non è una guerra fra Israele e Gaza, ma fra la falsità e la verità, fra le potenze arroganti e la fede”, ha affermato il leader supremo iraniano Ali Khamenei. “Il mondo dell’imperialismo va avanti con le bombe, la pressione militare, le tragedie e i crimini, ma sappiate che la potenza della fede riuscirà a superarle, con la grazia di Dio”, ha aggiunto.


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