Dai soldati incappucciati agli straniamori: Bellissimi!
di FRANCESCO URRU
Quando pensiamo all’icona dell’annunciatrice ci viene in mente subito lei. Bellissima e preparata che annunciava I Bellissimi. Elegante nella conduzione, ha guidato tantissimi programmi divertenti, tra cui Stranamore, dove ha iniziato aiutando Alberto Castagna, poi diventandone il volto.
La Folliero è simpatica, moderna, attenta e, quando le parli, mette a fuoco il tuo sguardo facendo attenzione a ogni singola parola. Una lunga chiacchierata ce la fa conoscere anche con il suo lato ironico. Tra episodi bizzarri, un lavoro che è cambiato e le nuove generazioni a cui manca il supporto di chi ha voglia di sperimentare.
Emanuela Folliero si racconta a L’Identità.
La Folliero è simpatica, moderna, attenta e, quando le parli, mette a fuoco il tuo sguardo facendo attenzione a ogni singola parola. Una lunga chiacchierata ce la fa conoscere anche con il suo lato ironico. Tra episodi bizzarri, un lavoro che è cambiato e le nuove generazioni a cui manca il supporto di chi ha voglia di sperimentare.
Emanuela Folliero si racconta a L’Identità.
Perché sono stati tolti i volti amici delle annunciatrici dalla tv?
A causa dell’avvento della grafica e di altri fattori. Per quanto mi riguarda, io sono stata l’ultima proprio della storia della televisione italiana (2018, ndr) a terminare.
A causa dell’avvento della grafica e di altri fattori. Per quanto mi riguarda, io sono stata l’ultima proprio della storia della televisione italiana (2018, ndr) a terminare.
Curiosità: erano registrati o erano in diretta?
In Rai erano in diretta, a Mediaset erano registrati ma a ridosso della trasmissione. Ricordo durante il periodo della Guerra del Golfo in cui fui presa fissa a tempo pieno: praticamente io ho annunciato e “disannunciato” la guerra. Ero fissa lì, In camerino. c’era la trincea dei militari con i mitra perché in quel distaccamento di Mediaset c’era il Toc ovvero il locale di emissione del segnale di tutte le reti, era un punto nevralgico. Oltre ad essere il centro di produzione, dove registravamo “I bellissimi di rete 4”, “chi mi ha visto”, gli annunci, c’era anche tutta la diretta sulla guerra, i tg. Il segnale partiva appunto dal Toc. Per questo motivo durante la guerra l’edificio era presidiato dai militari per prevenire intrusioni esterne nelle sale tecniche ed evitare che venisse “staccata la spina” e ci fosse l’oscuramento dei canali.
In Rai erano in diretta, a Mediaset erano registrati ma a ridosso della trasmissione. Ricordo durante il periodo della Guerra del Golfo in cui fui presa fissa a tempo pieno: praticamente io ho annunciato e “disannunciato” la guerra. Ero fissa lì, In camerino. c’era la trincea dei militari con i mitra perché in quel distaccamento di Mediaset c’era il Toc ovvero il locale di emissione del segnale di tutte le reti, era un punto nevralgico. Oltre ad essere il centro di produzione, dove registravamo “I bellissimi di rete 4”, “chi mi ha visto”, gli annunci, c’era anche tutta la diretta sulla guerra, i tg. Il segnale partiva appunto dal Toc. Per questo motivo durante la guerra l’edificio era presidiato dai militari per prevenire intrusioni esterne nelle sale tecniche ed evitare che venisse “staccata la spina” e ci fosse l’oscuramento dei canali.
Come ti sentivi e vivevi quei momenti?
Personalmente mi sentivo protetta con la loro presenza.
Personalmente mi sentivo protetta con la loro presenza.
Tipica giornata di quel periodo: sveglia, colazione, preparativi, arrivavi agli studi: poi cosa succedeva?
Arrivavo, ci controllavano, mostravamo i documenti e andavamo di corsa dove dovevamo andare. Trucco, parrucco e si facevano gli annunci normali, poi dovevo essere a disposizione perché magari succedeva qualcosa e quindi saltava quell’annuncio e ne facevo un altro, anche in diretta. Rimanevi lì, a disposizione.
Arrivavo, ci controllavano, mostravamo i documenti e andavamo di corsa dove dovevamo andare. Trucco, parrucco e si facevano gli annunci normali, poi dovevo essere a disposizione perché magari succedeva qualcosa e quindi saltava quell’annuncio e ne facevo un altro, anche in diretta. Rimanevi lì, a disposizione.
Una domanda dispettosa: c’è scappata qualche avances da qualche militare?
E chi vedeva? Erano sempre col passamontagna! Erano tutti proprio lì barricati, zero contatti
E chi vedeva? Erano sempre col passamontagna! Erano tutti proprio lì barricati, zero contatti
Entravi, andavi e anche di corsa per la tua strada; poi dalla finestra del mio camerino che era dall’altra parte non li vedevo nemmeno
C’era il palazzo, le scale e loro erano al di là di un cancello in divisa mimetica dietro i sacchi di sabbia.
C’era il palazzo, le scale e loro erano al di là di un cancello in divisa mimetica dietro i sacchi di sabbia.
Durante gli annunci dei programmi, sono arrivati “I bellissimi di Rete4”…
Sono nati assieme a Giorgio Restelli che lavorava in Publitalia. Ci siamo detti: “Perché negli annunci della sera cambiando la scenografia, non sponsorizziamo qualcosa?” Abbiamo iniziato con una scenografia minima, una breve sponsorizzazione e poi l’annuncio del film. Sono andati molto bene, tra l’altro trasmettevamo film di qualità.
Tutti ti hanno adorata in Stranamore. Che cosa avete ereditato da
Sono nati assieme a Giorgio Restelli che lavorava in Publitalia. Ci siamo detti: “Perché negli annunci della sera cambiando la scenografia, non sponsorizziamo qualcosa?” Abbiamo iniziato con una scenografia minima, una breve sponsorizzazione e poi l’annuncio del film. Sono andati molto bene, tra l’altro trasmettevamo film di qualità.
Tutti ti hanno adorata in Stranamore. Che cosa avete ereditato da
Alberto Castagna nel nuovo ciclo?
Io ho iniziato con Alberto Castagna dandogli una mano affiancandolo perché già non stava bene, era quello che ha creato il programma, quindi entri un po’a piccoli passi. Ho trovato persone del mondo dello spettacolo più generose in assoluto, un maschio, mi dava carta bianca e mi diceva “perché ne fai una sola di storia? Fanne tre…” Come ho già detto tante volte, mi ha lasciato un’eredità in vita Era il 2005, lui è mancato praticamente a metà anno. Mi rifiutai di fare l’edizione quell’anno.
Parliamo di Emanuela, secondo te amicizia e lavoro è possibile?
Sì, io sono molto amica di Patrizia Rossetti, anche di Fiorella Pierobon che poi decise di mollare tutto ed andare a vivere in Costa Azzurra dove fa la pittrice. Ho ottimi rapporti con Paola Perego; non la conosco benissimo ma quando ci incontriamo ci divertiamo, ci si saluta volentieri ed è simpaticissima, Antonella Clerici insomma un quadretto delle zie (ride, ndr).
Sì, io sono molto amica di Patrizia Rossetti, anche di Fiorella Pierobon che poi decise di mollare tutto ed andare a vivere in Costa Azzurra dove fa la pittrice. Ho ottimi rapporti con Paola Perego; non la conosco benissimo ma quando ci incontriamo ci divertiamo, ci si saluta volentieri ed è simpaticissima, Antonella Clerici insomma un quadretto delle zie (ride, ndr).
C’è secondo te una nuova generazione di conduttori e conduttrici?
Finché non fanno sperimentare non ti so dire. In Rai sono molti i volti che girano che non ho mai visto e che girano, a Mediaset no obiettivamente. Non mi viene in mente nessuno. Se fossi un agente e volessi far crescere un nuovo volto, non saprei chi prendere.
Finché non fanno sperimentare non ti so dire. In Rai sono molti i volti che girano che non ho mai visto e che girano, a Mediaset no obiettivamente. Non mi viene in mente nessuno. Se fossi un agente e volessi far crescere un nuovo volto, non saprei chi prendere.
Tu ti sentiresti di fare da mentore dalla A alla Z ad un personaggio uomo o donna e insegnare il mestiere?
Sicuramente saprei dare dei buoni consigli poi ognuno segue la sua strada, un po’ come i figli, se vuole fare esperienza sì, con persone che si davano da fare e sapevano dire dei no, bisogna saper scegliere, devi fare delle scelte mirate.
Sicuramente saprei dare dei buoni consigli poi ognuno segue la sua strada, un po’ come i figli, se vuole fare esperienza sì, con persone che si davano da fare e sapevano dire dei no, bisogna saper scegliere, devi fare delle scelte mirate.
Cosa ti fa paura nel lavoro, nella vita e famiglia c’è qualcosa che ti turba?
Iniziamo dal lavoro, ovvio che per me ci sia sempre qualche cosa che ti porta un bel progetto a cui possa prender parte che ci sia sempre qualcosa di bello da fare. Nella vita mi spaventa la malattia perché vivo con molte persone anziane intorno a me; infine, mi preme moltissimo il futuro di mio figlio, al quale bisogna stare vicini ma senza soffocare, perché devono avere la loro via di riferimento.
Iniziamo dal lavoro, ovvio che per me ci sia sempre qualche cosa che ti porta un bel progetto a cui possa prender parte che ci sia sempre qualcosa di bello da fare. Nella vita mi spaventa la malattia perché vivo con molte persone anziane intorno a me; infine, mi preme moltissimo il futuro di mio figlio, al quale bisogna stare vicini ma senza soffocare, perché devono avere la loro via di riferimento.
Un episodio bizzarro che non è mai raccontato a nessuno…
All’epoca di Stranamore si era sposata una coppia che siamo riusciti a riappacificare; questa coppia mi ha fatto avere i confetti del matrimonio. Ne mangio uno e mi si gonfia la gola di colpo, tipo shock anafilattico. Inizia a girare la voce in tutta Mediaset che stavano girando dei confetti avvelenati! Arriva al volo l’ambulanza, il medico mi controlla: ingerendo il confetto era aumentata la salivazione che ha smosso un piccolo calcolino che avevo in uno dei due dotti salivari. Avessi masticato una cicca sarebbe stata la stessa cosa; per altro mai saputo che si potessero formarsi dei calcoli anche lì. Però quell’episodio, ripensandoci, mi invoglierebbe ad occuparmi di un programma sulla salute e benessere.
All’epoca di Stranamore si era sposata una coppia che siamo riusciti a riappacificare; questa coppia mi ha fatto avere i confetti del matrimonio. Ne mangio uno e mi si gonfia la gola di colpo, tipo shock anafilattico. Inizia a girare la voce in tutta Mediaset che stavano girando dei confetti avvelenati! Arriva al volo l’ambulanza, il medico mi controlla: ingerendo il confetto era aumentata la salivazione che ha smosso un piccolo calcolino che avevo in uno dei due dotti salivari. Avessi masticato una cicca sarebbe stata la stessa cosa; per altro mai saputo che si potessero formarsi dei calcoli anche lì. Però quell’episodio, ripensandoci, mi invoglierebbe ad occuparmi di un programma sulla salute e benessere.
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