Ambiente

Da Francesco 3mila pescatori: ogni anno fino a 6mila tonnellate di rifiuti nei mari

di Giorgio Brescia -


Da nord a sud della penisola, in rappresentanza di tutte le marinerie italiane, saranno 3mila i pescatori di Confcooperative Fedagripesca che con le loro famiglie parteciperanno domani a Roma all’udienza privata con Papa Francesco. Ad accompagnarli, il presidente di Confcooperative Maurizio Gardini e il vicepresidente di Confcooperative Fedagripesca Paolo Tiozzo.

Un incontro che segna l’affermazione del ruolo sociale ed economico della marineria italiana: “La grande partecipazione dei nostri pescatori è la testimonianza tangibile della forte valenza sociale e familiare della pesca italiana e dello stretto legame che questa ha con il territorio in cui opera. L’udienza con Papa Francesco è una occasione importante per rinnovare l’impegno nei confronti dell’ambiente portato avanti dai nostri pescatori spesso su base volontaria”, afferma Tiozzo che chiede di non lasciare soli i pescatori in questa battaglia contro l’inquinamento a tutela del mare e delle risorse ittiche.

Un impegno utile a rammentare il peso dell’inquinamento dei mari e come, se messo a regime, il contributo per la difesa dell’ambiente da parte degli operatori ittici porterebbe a risultati significativi. Nelle reti dei pescatori italiani ogni anno, infatti, finiscono circa 3mila tonnellate di rifiuti, che possono arrivare anche a 6mila tonnellate dopo eventi climatici estremi come alluvioni o forte mareggiate. Se la flotta da pesca italiana ad ogni uscita potesse portare a terra tutto quello che rimane impigliato nelle reti oltre al pesce, in 10 anni libererebbe il mare da oltre 30mila tonnellate di rifiuti; spazzatura che messa in fila andrebbe a ricoprire 15 volte il giro della Terra. E purtroppo è una tendenza in aumento”, rimarca Tiozzo. “Per non vanificare gli sforzi fatti dai nostri pescatori che sono sempre più i guardiani del mare – questo l’auspicio del vicepresidente -, occorre creare una filiera virtuosa del rifiuto per dare nuova vita a quello che soffoca mari e spiagge”.


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