Cinema

Da Andria ad Hollywood: Scamarcio si racconta e strega Benevento al BCT festival

di Angela Arena -


“Il cinema è il linguaggio dell’inconscio, ha un potere enorme sul pubblico, abbiamo bisogno di progetti e film che risveglino la nostra coscienza critica”, così l’attore e sex simbol italiano Riccardo Scamarcio, protagonista indiscusso, lo scorso 27 giugno, della terza giornata del BCT festival, prestigiosa kermesse che ha trasformato Benevento, città che l’artista andriese conosce molto bene essendosi qui diplomato, nella capitale del cinema e della televisione italiana.


Il riferimento è al film, uscito a marzo nelle sale italiane, ‘Race For Glory: Audi VS Lancia’, prodotto ed interpretato dallo stesso Scamarcio “Mi piaceva l’idea di poter raccontare la storia di un uomo italiano Cesare Fiorio, team menager della lancia che, sebbene sulla carta partisse fortemente svantaggiato, è riuscito a battere un avversario molto più ricco, il team tedesco dell’audi” dichiara l’attore e produttore che agginge “Questo film vuole essere un monito, questa storia vuole essere un modo per trasferire al pubblico positività: le sfide impossibili si possono vincere, perchè lo spirito indomito che ci contraddisitingue esiste grazie al senso di comunità che, forse in Italia, è dato dall’architettura e dalle splendide piazze che ci proteggono e che dobbiamo proteggere, perchè il mondo ha bisogno della cultura italiana”.

Un senso di comunità e collaborazione che Scamarcio ritiene fondamentale anche nel suo ambito “Nel cinema sono fondamentali la gestualità, il linguaggio del corpo, gli occhi, ma è un lavoro di gruppo, che dipende dal regista, dal copione, dai colleghi, dal ruolo e da tante altre cose” e che, senza dubbio, l’attore pugliese ha maturato e fatto proprio dopo la sua ultradecennele esperienza come produttore “Cerco sempre qualcosa che mi faccia emozionare.

Penso che fare il produttore mi abbia migliorato, ormai sono più di 10 anni che faccio il produttore parallelamente al mio lavoro da attore, ma fare un film da zero come produttore ti fa scoprire il dietro le quinte, tutto il lavoro enorme che c’è dietro, quindi mi fa vedere le cose da un punto di vista un po’ più pragmatico, ho una visione dall’interno del film” .

Queste le parole di Scamarcio a margine del talk ‘100 Mastroianni, influenza di stile nel cinema attuale’ volto a celebrare l’indimenticabile Marcello, icona del cinema mondiale e di cui, l’attore pugliese incarna perfettamente lo charme, come sentenziato dal prestigioso settiminale femminile francese ‘Elle’ che lo ha incoronato erede .
“Per me Mastroianni è un faro, pur essendo un divo era straodinario nella sua normalità, gli attori, quelli bravi, hanno una specie di trasparenza dell’anima”, ha dichiarato il ‘beau Riccardo’, il cui successo, esploso nel 2004 con il film “Tre Metri Sopra il Cielo”, appare inarrestabile: di recente l’attore pugliese è approdato ad Holliwood vestendo i panni del grande pittore e scultore livornese Amedeo Modigliani, nel film “Modì” girato al fianco di Al Pacino e diretto da Jonny Depp.

Un’esperienza che lo stesso attore di Andria ha definito “indimenticabile” sia dal punto di vista professionale che umano affermando “Nella carriera di un attore serve anche un po’ di fattore c, neanche nelle mie più rosee aspettative avrei mai potuto immaginare di fare un film con Jonny Depp e Al pacino” che definisce “Piezz e cor”, sebbene, l’affascinante Riccardo sembra rimanere sempre con i piedi ben puntati a terra e citando le parole che Pasolini rilasciò nel corso di un’ intervista ad Enzo Biagi afferma “Il successo è una cosa che inizialmente fa piacere, però il successo è un altra faccia della persecuzione”.


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