Attualità

CULTURA ITALIAE – Corona, il Papa e l’aureo silenzio

di Angelo Argento -


Fabrizio Corona non è solo un personaggio controverso della cronaca italiana, ma anche il figlio di Vittorio Corona, giornalista siciliano rigoroso, voce libera e stimata del giornalismo italiano. In un’epoca in cui il clamore mediatico sembra avere più valore della verità, la figura di Vittorio emerge come simbolo di un giornalismo sobrio e fondato sui fatti. Un contrasto netto con il percorso del figlio, diventato icona di un certo tipo di celebrità urlata e permanente.
Recentemente Fabrizio Corona ha fatto parlare di sé per aver diffuso la fake news della morte di Papa Francesco, ribadita perfino a teatro, tra fischi e proteste. La Santa Sede ha scelto il silenzio istituzionale, come da prassi, lasciando che a rispondere fossero i social, con il loro vociare incontrollato e spesso scomposto. È il riflesso perfetto della nostra epoca: da una parte il silenzio meditativo delle istituzioni, dall’altra l’urlo compulsivo della rete.
In questo scenario si inserisce la riflessione sulla differenza tra essere e apparire, centrale nella civiltà dell’immagine. Karl Popper ci ricorda che la verità si raggiunge con la ricerca critica, non con la pretesa di possederla. Eppure, oggi, la verità sembra non avere la stessa presa emotiva dell’apparenza, del colpo di scena. I social premiano l’impatto, non l’accuratezza.
Erich Fromm, dal canto suo, denunciava la società dell’avere, contrapposta a quella dell’essere. In una cultura dove contano i like, le views e la visibilità a ogni costo, l’identità si costruisce nella vetrina virtuale, non nel silenzio dell’interiorità. Apparire vince sull’essere, e chi urla di più sembra avere più ragione.
Il caso Corona è più di un fatto di cronaca: è lo specchio di una società che ha smarrito il senso della profondità. Forse è tempo di riscoprire il silenzio, la cultura, l’autenticità. E anche la responsabilità della parola.
In conclusione, la vicenda di Fabrizio Corona e le sue dichiarazioni su Papa Francesco rappresentano un esempio emblematico delle tensioni tra il silenzio istituzionale e le “urla” dei social media, evidenziando la necessità di un ritorno a una cultura dell’informazione basata sulla verifica dei fatti e sul rispetto della verità. Forse è tempo di riscoprire il valore del silenzio, la cultura dell’autenticità e anche della responsabilità della parola.
Un antico brocardo siculo recita: “U ‘vo ppe corna, l’omu ppa a parola!” Le origini sicule di Fabrizio Corona gli aiuteranno a capirlo…


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