Crosetto: “L’Italia pronta a fare la sua parte anche a Gaza”
Italian Prime Minister Giorgia Meloni flanked by Italian Defence Minister Guido Crosetto during the Army Celebration for the 163th anniversary of the establishment of the Armed Force, Rome, Italy 3 May 2024. ANSA/FABIO FRUSTACI
L’Italia è pronta a fare la sua parte nella crisi e il ministro alla Difesa Guido Crosetto ribadisce la disponibilità del Paese “a dare il suo contributo per Gaza”. Crosetto, a margine della visita istituzionale nella capitale ucraina di Kiev, ha affermato: “Lo diciamo già da tempo, io ho detto a una sua collega proprio in Israele che mi sarei aspettato una soluzione positiva nelle prossime settimane e che noi saremmo stati in prima fila”. Quindi ha aggiunto: “Lo ha ribadito ieri il Ministro Tajani, lo ha detto più volte la Meloni, sapete che ci è stata chiesto l’utilizzo di carabinieri per formare le forze di polizia che possono costituire il futuro stato palestinese. Quindi noi siamo disponibili sia con i carabinieri sia con le nostre forze armate, perché lo dico prima, noi abbiamo sempre lavorato per la pace, per stabilizzare i territori dove c’era la guerra”. Il ministro ha poi riferito che “i nostri soldati hanno sempre dimostrato, così come i nostri diplomatici, una sensibilità che altri paesi non hanno e quindi una specialità anche a fare un lavoro di questo tipo. Quindi – ha concluso Crosetto – consapevoli anche di questa nostra specificità, di questa nostra capacità, se ci verrà chiesto, daremo il nostro contributo anche a Gaza”.
Nel frattempo, l’esponente del governo ha confermato la posizione in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera: “Ci è stato chiesto da Blinken di formare le forze di polizia che possono costituire il futuro Stato palestinese, m’auguro di poterlo fare, perché vorrebbe dire che quella martoriata terra ha intrapreso la via della ricostruzione. Ma lo faremo solo se tutti ce lo chiederanno. Noi non andremo lì perché ce lo chiedono gli americani: andremo lì se ce lo chiedono gli israeliani, i palestinesi, tutti. Non andiamo lì per una parte: andiamo lì per la pace”. “Tutte le volte che mi chiedono se l’Italia è disponibile a mettere dei suoi militari, io dico sempre sì”, ha spiegato Crosetto. Che ha proseguito: “Ci sono settemila soldati italiani che, quotidianamente, servono il nostro Paese nelle aree a rischio. Con Meloni e Tajani, abbiamo sempre detto che ovunque scoppi la pace e serva un contingente italiano, il contingente ci sarà. Mi auguro che possa arrivare un contingente multinazionale. Se poi sarà europeo o dell’Onu, non sta a me dirlo”.
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