Torino

Crisi aziendali in Piemonte, discussione in Consiglio regionale

di Redazione -


Durante il question time nell’aula del Consiglio regionale a Palazzo Lascaris, sono state affrontate diverse interrogazioni, tra cui tre riguardanti crisi aziendali che coinvolgono imprese piemontesi. In particolare, si è discusso della situazione della Magna di Rivoli, sollevata da Valentina Cera (Avs), della Antares Logistica di Rivalta, portata all’attenzione da Alberto Unia (M5s), e della Sacal di Carisio, segnalata da Simona Paonessa (Pd) nel Vercellese. L’assessore Gian Luca Vignale ha letto in Aula le risposte della vicepresidente della Giunta regionale, Elena Chiorino.

Magna di Rivoli

La crisi della Magna riguarda 51 lavoratori, tra ingegneri e tecnici, su un totale di 90 dipendenti del centro di progettazione. L’interrogante ha evidenziato un fenomeno già noto: la multinazionale canadese, dopo aver acquisito l’azienda piemontese e il suo know-how, avrebbe progressivamente delocalizzato le attività all’estero. Si è quindi chiesto alla Regione quali misure intenda adottare per tutelare i lavoratori. In risposta, è stato comunicato che la situazione è monitorata e attualmente è in corso una Cigs per contratto di solidarietà. Al momento, non è stata avviata alcuna procedura di licenziamento collettivo né risultano richieste d’incontro da parte dei sindacati.

Antares Logistica di Rivalta

Dopo la perdita dell’appalto con la Fogliasti Sas, la Antares ha licenziato 49 lavoratori, ma solo 7 di loro hanno ricevuto proposte di riassunzione (a condizioni peggiorative) dall’azienda subentrante, GB Service. Quest’ultima, inizialmente contraria al riassorbimento del personale, ha annunciato il trasferimento dell’attività presso il magazzino di Saluzzo. L’interrogante ha denunciato che il cambio d’appalto appare come una strategia per aggirare i diritti dei lavoratori. La Giunta ha risposto che, trattandosi di una fine appalto, non è stata avviata alcuna procedura specifica, ma l’Esecutivo ha comunque convocato due incontri tra le parti per favorire un confronto. Tuttavia, il tavolo di trattativa non ha portato a risultati concreti e i lavoratori non riassorbiti in GB Service sono entrati in Naspi, con possibilità di riqualificazione attraverso corsi di formazione.

Sacal di Carisio

A causa della crisi del settore automotive, la Sacal ha dovuto sospendere l’attività nell’estate del 2024 e, il 3 marzo 2025, ha comunicato ai sindacati l’avvio della procedura di licenziamento per tutti i suoi 120 dipendenti. Successivamente, l’azienda ha respinto le proposte delle organizzazioni sindacali per scongiurare i licenziamenti. L’interrogante, Simona Paonessa, ha quindi chiesto un intervento della Regione per attivare un tavolo di trattativa e garantire il monitoraggio della situazione. La Giunta ha chiarito che la procedura è ancora in fase sindacale e, in caso di mancato accordo tra le parti, si procederà alla fase amministrativa regionale, con un termine di 30 giorni dalla comunicazione del mancato accordo. Nel frattempo, l’assessorato al Lavoro sta monitorando attentamente la situazione per favorire l’uso degli ammortizzatori sociali.

L’assessore Vignale ha infine sottolineato che, pur esistendo situazioni di crisi, il Piemonte sta attirando nuove imprese: attualmente, 57 grandi aziende si sono insediate nella regione. Sebbene singole realtà possano trovarsi in difficoltà, l’obiettivo è compensare queste criticità con politiche industriali mirate e strategie di attrazione degli investimenti, puntando a un saldo positivo per il settore manifatturiero.

ilTorinese.it


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