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Crimini di guerra e contro l’umanità: Netanyahu e Gallant a rischio arresto in 124 Paesi, c’è il mandato di cattura

di Giorgio Brescia -


Crimini di guerra e contro l’umanità per “l’attacco diffuso e sistematico contro la popolazione civile di Gaza” messo in atto dall’8 ottobre dello scorso anno fino ad almeno il 20 maggio di quest’anno, quando la Procura internazionale chiese la misura: ora Benyamin Nethanyahu, e con lui il suo ex ministro della Difesa Yoav Gallant, sono ufficialmente ricercati in 124 Paesi, su loro pende un mandato di cattura internazionale emesso dalla I Camera preliminare della Corte penale internazionale. Ognuno di questi Paesi che aderisce alla Cpi ha l’obbligo di eseguire i mandati di arresto sul loro territorio, circostanza che rende di fatto per Netanyahu e Gallant quasi impossibile viaggiare all’estero.

La Corte ha pure emesso pari mandato a carico di Mohammed Diab Ibrahim Al-Masri, comunemente noto come Deif, il capo militare di Hamas che Israele ritiene di aver ucciso in un bombardamento sulla Striscia di Gaza lo scorso luglio e per il quale non c’è ragionevole prova della sua uccisione.

Durissime, come al via della procedura, le reazioni di Israele. “La decisione antisemita della Corte penale internazionale – fa sapere l’ufficio stampa di Netanyahu – equivale al moderno processo Dreyfus, e finirà così. Israele respinge con disgusto le azioni e le accuse assurde e false contro di lui da parte della Corte Penale Internazionale, che è un organismo politico parziale e discriminatorio. Non c’è niente di più giusto della guerra che Israele conduce a Gaza dal 7 ottobre 2023, dopo che l’organizzazione terroristica Hamas ha lanciato un attacco contro di esso e ha compiuto il più grande massacro commesso contro il popolo ebraico dai tempi dell’Olocausto”.

Aspre pure le parole del presidente israeliano, per l’accusa di crimini di guerra e contro l’umanità: “Questo è un giorno buio per la giustizia – ha scritto su X Isaac Herzog -. Un giorno buio per l’umanità. Presa in malafede, l’oltraggiosa decisione della Corte penale internazionale ha trasformato la giustizia universale in uno zimbello universale. Si fa beffe del sacrificio di tutti coloro che lottano per la giustizia, dalla vittoria degli Alleati sui nazisti a oggi”. La Cpi “ignora la situazione dei 101 ostaggi israeliani tenuti in brutale prigionia da Hamas a Gaza. Ignora l’uso cinico che Hamas fa del suo stesso popolo come scudo umano. Ignora che Israele è stato barbaramente attaccato”, ha aggiunto.

Già pronti ad eseguire l’arresto i Paesi Bassi. Così il ministro degli Esteri olandese Caspar Veldkamp: “I Paesi Bassi collaborano pienamente con la Cpi”.


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