Il Pil inchioda: crescita zero nel quarto trimestre
L’anno del Pil non s’è concluso alla grandissima: crescita zero per il quarto e ultimo trimestre 2024, che restituisce il dato di uno +0,5% in termini tendenziali sul 2024. L’Istat ha pubblicato i dati provvisori relativi alle stime Pil. Mezzo punto rappresenta la percentuale di crescita. Che risente nel quarto trimestre 2024 di una flessione sia del comparto primario sia dei servizi, mentre il settore industriale ha registrato, nel complesso dei tre mesi, una ripresa. Dal lato della domanda, la componente nazionale misurata al lordo delle scorte è in diminuzione, mentre si stima un aumento della componente estera netta. A fine 2024, la variazione acquisita, spiegano dall’Istat, per il 2025 è nulla. Insomma, non una notizia entusiasmante. Tuttavia, per vedere il bicchiere mezzo pieno basta dare una sbirciata agli affari dei nostri “vicini”. La Germania è andata molto peggio. Ha ricevuto l’ufficializzazione di ciò che si temeva: la recessione. Nel quarto trimestre dell’anno passato, infatti, il Pil è sceso di due decimali e dello stesso valore è la diminuzione del trend annuale di crescita: -0,2%. Per Destatis, “mentre la spesa per consumi delle famiglie e del governo è aumentata, secondo i risultati provvisori disponibili, le esportazioni sono state significativamente inferiori rispetto al trimestre precedente, dopo l’adeguamento dei prezzi, della stagionalità e del calendario”. Confermare le stime nere di metà gennaio. E se l’Italia cresce troppo poco e, anzi, incoccia la crescita zero, la Germania annaspa.
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