Costantino Comito: “Per interpretare Gaetano Rizzo ho perso15 kg e un sacco di capelli”
Giovedì 23 maggio, in prima serata su Rai1, in occasione della Giornata della Legalità, andrà in onda il film TV “Mascaria”. Al centro della trama c’è Pietro Ferrara, un costruttore siciliano costretto a pagare il pizzo per poter lavorare. Un giorno, però, si fa coraggio e denuncia. È una rivoluzione: i mafiosi che lo vessavano vengono arrestati e, per la prima volta, vengono condannati a molti anni di prigione. Schivo e riservato, Pietro diventa il volto di questa clamorosa vittoria. La vendetta dei mafiosi non tarda ad arrivare e prende forma nel modo più subdolo. Gaetano Rizzo, il capomafia che per anni aveva taglieggiato Pietro pur conoscendolo da quando erano ragazzini, lo accusa pubblicamente di essere stato suo socio in affari. Sono solo fandonie, puro fango, ma ormai Pietro è mascariato (calunniato) e, incredibilmente, viene rinviato a giudizio per associazione mafiosa. E da accusatore diventa imputato.
“Mascaria”, liberamente ispirato a una storia vera, è una coproduzione Rai Fiction-Red Film e vanta la firma della regista Isabella Leoni. L’identità ha incontrato uno degli attori protagonisti, Costantino Comito, che nel film veste i panni di Gaetano Rizzo,di cui esplora le complessità, la tenerezza e la psicologia e restituisce al pubblico un grande personaggio.
Costantino, come nasce il tuo coinvolgimento nel film Mascaria?
Siamo partiti dal classico self-tape fino ad arrivare ai vari call back. Dopodiché mi è stato comunicato che la parte era mia.
Nel film interpreti il ruolo di Gaetano Rizzo: come lo hai costruito?
La vera costruzione del personaggio, è stata fatta alla prova costumi, trucco e parrucco, insieme alla regista Isabella Leoni, con la quale abbiamo stravolto letteralmente la mia persona, facendo una dieta drastica che mi ha permesso di perdere 15 kg. Inoltre, ho rasato capelli e barba, per poi applicarmi una cicatrice molto profonda sull’occhio destro. Tutto questo mi ha permesso di rendere questo personaggio molto più spigoloso, incisivo e penetrante nella psiche del personaggio di Pietro Ferrara, interpretato da Fabrizio Ferracane.
Come ti sei trovato con il resto del cast?
Con Ferracane mi sono trovato ancora una volta benissimo, considerato che da grande professionista e siciliano di nascita, mi ha saputo dare le giuste indicazioni anche in merito al linguaggio stesso del suo antagonista. In merito al resto della troupe: Fortunato Cerlino, Andrea Tidona, Gaetano Aronica, Diego Verdi Giglio e Manuela Ventura sono stati tutti magistralmente diretti da Isabella Leoni.
Che aria si respirava sul set?
Posso dire di essermi sentito al sicuro. Sul set si percepiva una grande armonia e questo lo ritengo molto importante.
Dopo Mascaria, cosa bolle in pentola sul fronte professionale?
A breve inizierò a girare un film per il cinema. Per il resto, guardando al futuro, sono sempre accompagnato da quel famoso sogno nel cassetto di poter arrivare, un giorno non troppo lontano, di far breccia sul mercato cinematografico internazionale.
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